Massimo Sestini è tornato, il primo post dopo il malore nel lago: «Sono morto e risorto. Ecco a chi devo la vita»

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Il fotoreporter era svenuto durante un'immersione nel lago di Lavarone ed era finito in coma: «Ho visto la morte in faccia due volte» «Sono morto e risorto». Quattro parole che riassumono l’esperienza vissuta da Massimo Sestini. Il fotoreporter italiano aveva accusato un grave malore durante un immersione nel lago di Lavarone, in provincia di Trento. Un problema agli erogatori dell’ossigeno aveva provocato il suo svenimento lo scorso 25 gennaio mentre si trovava sott’acqua. (Open)
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«Sono un incosciente, non volevo andare in ospedale. Rischio per raccontare», spiega a Walter Veltroni sul Corriere della Sera. I soccorsi, il risveglio, la figlia Chiara: «Mi ha detto che vuole lavorare con me. (Open)
Il motto di nave Vespucci, “non chi comincia ma quel che persevera”, mi ha dato tanta forza in questo momento. È proprio la perseveranza che mi sta aiutando a superare questa prova, giorno dopo giorno”. (LA NAZIONE)
"Sono morto e risorto. Posso rivolgermi di nuovo a voi e tutti grazie alla prontezza e alla capacità professionale di un istruttore sub che mi è venuto a ripescare, nel lago ghiacciato di Lavarone, non avendomi visto riemergere". (gonews)

Uscito dal coma tre giorni fa, il fotoreporter aveva subito chiesto di contattare i suoi soccorritori per ringraziarli. Sono queste le prime parole sui social di Massimo Sestini, il fotografo colpito da un malore dopo un'immersione nelle acque gelate del Lavarone (ilmessaggero.it)
"Ho visto la morte in faccia due volte, un grazie speciale va a chi mi ha salvato" il primo messaggio del fotografo Sestini dopo il tremendo incidente nel lago ghiacciato (il Dolomiti)
Il fotoreporter Massimo Sestini è tornato a scrivere sul suo profilo Instagram dopo giorni drammatici in rianimazione all’ospedale di Trento in seguito all’incidente nel lago ghiacciato Lavarone. Dopo un viaggio di andata e ritorno che mi ha fatto vedere la morte in faccia due volte, oggi sono uscito dalla rianimazione e le mie condizioni sono decisamente migliorate». (Corriere Fiorentino)