Perché il Veneto resterà in zona gialla anche questa settimana: i dati del monitoraggio

VeronaSera INTERNO

I dati relativi alla pandemia da coronavirus in Italia peggiorano in linea generale e il principale indicatore, vale a dire l'indice Rt medio a livello nazionale che segnala la velocità di trasmissione del virus, è salito rispetto alla scorsa settimana.

La notizia di pochi istanti fa è però che la Lombardia resterà in zona gialla.

Post Fontana Lombardia zona gialla. Dal punto di vista del monitoraggio della Cabina di Regia, i dati in Veneto non paiono essere peggiori di quelli della Lombardia e, anzi, non si sono avuti focolai così preoccupanti come quelli in Lombardia. (VeronaSera)

Ne parlano anche altre fonti

A oggi siamo da zona gialla, ma siamo ormai circondati: ad esempio in Alto Adige la situazione è pesante. Diminuiscono i ricoveri causati dal coronavirus in Veneto, oggi sono 1374 (-51) (il Resto del Carlino)

Il presidente della regione ha poi aggiunto che "siamo intervenuti con limitazioni localizzate per contenere meglio, tracciare e isolare i piccoli focolai. Nessuna regione in zona rossa, anche se alcune ordinanze locali restrittive rimangono in vigore ad esempio a Perugia in Umbria. (VicenzaToday)

Che la Regione renda subito pubblica e accessibile ai cittadini veneti tutta la documentazione e gli atti relativi alla trattativa in corso È circa del 40% più diffusiva, anche se di per sé non più aggressiva o letale delle precedenti. (Oggi Treviso)

Coronavirus, Luca Zaia sfida il governo: "Zona gialla, gli indicatori parlano chiaro". 19 febbraio 2021. Luca Zaia confida che il suo Veneto diventi presto zona gialla. E questi ci servono per mangiare, vivere, aprire le scuole, garantire i trasporti, le cure ai cittadini, la cultura e l'ambiente. (Liberoquotidiano.it)

Il Veneto, alla luce dei dati presentati dalla Regione e annunciati dal presidente Luca Zaia, resta giallo: «Noi abbiamo degli indicatori che ci fanno assolutamente pensare che saremo in zona gialla. (la Nuova di Venezia)

È quanto sottolinea il Centro Studi Confindustria nel il report ‘Congiuntura Flash’ (LaPresse) – Le attuali restrizioni anti-Covid hanno compromesso un recupero nel 1° trimestre e “rischi al ribasso emergono riguardo al ritmo di aumento dei vaccinati: deve essere più rapido per raggiungere le soglie obiettivo fissate a livello UE entro giugno”. (LaPresse)