Vaccini anti-Covid a docenti e Ata, dosi contate e Astrazeneca rallenta: nel Lazio i non residenti tornano nelle loro Regioni

Tecnica della Scuola SALUTE

Sulla vicenda è intervenuto anche l’Anief: “Bisogna trovare un accordo immediato con quei governatori che stanno escludendo docenti e Ata dalla somministrazione dei vaccini

Il rischio di rimanere senza vaccini. Del problema nel Lazio si è parlato durante un dibattito online sulla scuola organizzato dal PD di Roma.

Quanto ai prof residenti nel Lazio che invece lavorano in altre regioni “le loro vaccinazioni verranno eseguite perchè sono assistiti nel Lazio”, ha detto l’assessore. (Tecnica della Scuola)

La notizia riportata su altri giornali

Arriva lo stop da parte dell'assessorato alla Sanità della Regione Puglia per la somministrazione dei vaccini agli over 55, i quali saranno vaccinati in un secondo momento. (TraniViva)

Vogliamo iniziare a vaccinare da domani, con questi numeri e frequenza, anche gli over 80 e i soggetti fragili. Abbiamo reclutato oltre 1600 persone del personale scolastico, soltanto tra quelli under 55, gli over saranno chiamati nei prossimi giorni. (TraniViva)

Con queste parole l’assessore alla Salute Pierlugi Lopalco ha dato il via ufficiale alla campagna vaccinale anti Covid 19 dedicata al personale scolastico in Puglia, assistendo a Bari alla somministrazione delle prime dosi ai docenti delle scuole dell’infanzia nella struttura del Palacarbonara, messa a disposizione dal Comune. (LecceSette)

Saranno somministrate poco più di un migliaio di dosi nella nostra regione, quindi non è il numero quello che conta in questa giornata. In linea con quanto stabilito dal piano strategico regionale di vaccinazione, la Asl ha garantito priorità agli operatori dei servizi educativi dell’infanzia. (CoratoLive)

La Regione non ha competenza primaria, non ancora, sulla scuola e deve, pertanto, soggiacere alle disposizioni statali Che gli insegnanti si potessero rivolgere alle segreterie delle scuole e che poi queste provvedessero a informare l’assessorato alla Sanità e, magari, farsi vaccinare negli istituti, è sembrato troppo efficiente. (Il Messaggero Veneto)

Sembrerebbe sbloccarsi l’accordo con i medici di base mentre la Calabria continua ad accumulare ritardi e non ha ancora predisposto un piano. Siamo noi poi a convocare via via, gruppi di persone al più vicino centro vaccinale. (Quotidiano online)