Polonia, 9 su 10 vogliono restare nell'Unione europea: a Varsavia 173 miliardi da Bruxelles in 7 anni

EuropaToday ESTERI

Secondo un recente sondaggio, l'88 per cento dei polacchi è contrario a una eventuale uscita dall'Ue.

E questo in un Paese che continua ad avere tassi di crescita del Pil che hanno pochi eguali nell'Ue

Tanto più che da qui al 2027, la Polonia dovrebbe ricevere oltre 173 miliardi tra bilancio Ue e Recovery fund, più o meno il 10% dell'intera spesa di Bruxelles per il rilancio dell'Europa.

Solo nella Capitale, secondo gli organizzatori, sono stati tra gli 80 e i 100mila i partecipanti alla manifestazione indetta dall'opposizione di Piattaforma civica. (EuropaToday)

Ne parlano anche altri giornali

Gli Stati membri hanno concordato a dicembre di attendere il parere della Corte sul meccanismo prima che la Commissione europea vi ricorra. Per l'Ungheria, il difensore Miklos Zoltan Feher ha escluso qualsiasi collegamento tra violazioni dello stato di diritto e bilancio Ue, che "deve essere esaminato separatamente". (AGI - Agenzia Italia)

L’Europa utilizza tutti i meccanismi e gli strumenti a sua disposizione per proteggere il primato del diritto europeo e per contrastare ulteriori derive autoritarie dei governi illiberali. Dal 1957, la costruzione europea si basa sul principio del primato del diritto europeo, il cui ordine giuridico comunitario è stato riconosciuto dalla Corte di giustizia nel 1963 e 1964. (L'HuffPost)

Perciò, di fronte ai ricatti di Bruxelles l’Ungheria (e la Polonia) non cede e Varga chiosa: "Il governo resta impegnato a garantire un elevato livello di protezione dei diritti dei bambini. Una mossa decisa ma necessaria, come spiega la stessa Varga in quanto “alcuni Stati hanno insistito strenuamente affinché gli attivisti Lgbt fossero ammessi nelle nostre scuole”. (provitaefamiglia.it)

È questo il vero problema che pone la sentenza della Corte costituzionale polacca e che, prima di essa, ha posto la Corte costituzionale tedesca La Corte di giustizia Ue, cui aveva fatto ricorso la Commissione europea, con una sentenza del 15 luglio u. (Il Riformista)

È attorno a questi due concetti che si gioca la partita in corso tra l’Ue e i suoi membri ribelli, primo fra tutti, oggi, la Polonia. La dichiarazione di Ursula von der Leyen è importante perché affida alla parola «diritti» un significato complessivo. (Corriere della Sera)

Ora, dopo la decisione della Corte costituzionale polacca, devo dire che se non confermiamo il principio nell'Ue che regole uguali sono rispettate allo stesso modo in ogni parte dell'Europa, tutta l'Europa comincerà a collassare". (QUOTIDIANO NAZIONALE)