Caos treni, Salvini sotto accusa: “Pensa solo a uno spostamento, il suo al Viminale”. M5s: “Così torniamo alle carrozze e ai cavalli”
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Questa volta difficilmente troverà un “chiodo” da usare per buttarla in corner, come fece dopo il caos dello scorso ottobre. Il guasto alla linea elettrica a Milano che ha mandato in tilt il traffico ferroviario in tutto il Nord, con pesanti ripercussioni al Centro e al Sud, chiama di nuovo in causa la gestione del ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Su cui le opposizioni possono infierire: “L’unico spostamento che interessa al ministro Salvini è il suo, al ministero degli Interni“, attacca la segretaria Pd Elly Schlein, riferendosi al desiderio mai nascosto del leader leghista di tornare al Viminale dopo l’assoluzione del processo Open Arms (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
Milano. Quando manca qualche minuto all’ora di pranzo, secondo Rete ferroviaria, i disagi sono ormai quasi risolti, invece dentro la Stazione Centrale di Milano è il momento in cui il nervosismo inizia a serpeggiare sempre di più tra i passeggeri. (Il Fatto Quotidiano)
I ritardi e le cancellazioni sono stati causati da un guasto sulla linea aerea di contatto di Milano, cioè il sistema di cavi che corrono sopra alle rotaie e che portano ai treni l'energia necessaria per il loro spostamento. (Fanpage.it)
L’obiettivo è avvicinarsi il più possibile alla destinazione finale, operazione complicata che richiede uno slalom tra rinvii, cancellazioni, locomotori fermi alle banchine. Alle 11 e mezza, alla stazione centrale di Milano, il tabellone delle partenze viene affrontato dai viaggiatori come una partita a Sudoku. (ilmessaggero.it)