La prof morta nell'incendio per un guasto al frigo, a processo due manager Lg: quel modello ancora nelle case e mai ritirato

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Sono accusati di omicidio colposo, incendio colposo e violazione del «codice del consumatore» i due manager del gruppo coreano per la morte di Eliana Rozio. Il 17 aprile l'udienza preliminare. La battaglia dei famigliari dell'insegnante perché «certe tragedie non si ripetano» Due manager della filiale Italiana del gruppo Lg sono imputati nel processo per la morte di Eliana Rozio, provocata da una guasto al frigorifero che aveva fatto scoppiare un incendio. (Open)
Su altre fonti
La rabbia E ora la famiglia ha avviato una durissima battaglia giudiziaria su più fronti «perché - spiega la sorella della donna, Tiziana - è nostro dovere fare tutto il possibile per evitare che tragedie come questa si ripetano». (Leggo.it)
La famiglia di Eliana Rozio, morta nel 2020, in aula contro il colosso sudcoreano a Torino. Il cortocircuito causato dalla scheda madre non isolata, il fuoco si propagò alla schiuma di poliuretano diffondendo fumi letali. (POP - Il Giornale Popolare)
Come si accetta la morte di una figlia e sorella, piena di vita e di sogni, di futuro da costruire, uccisa dalle esalazioni tossiche emesse da un frigorifero? Non si accetta, si provano a evitare altri lutti strazianti per difetti di produzione. (la Repubblica)

I genitori, con cui viveva in via Torino a Beinasco, erano in vacanza. Era sola, nella cucina dell’alloggio di via Torino 70, quando il frigo si era incendiato. (La Stampa)
Morire in casa per un guasto al frigorifero. Una battaglia che vede sul versante opposto un colosso multinazionale dell'industria: la coreana Lg. (Leggo.it)
Poi, il 27 giugno 2020, ha preso fuoco e le esalazioni emesse nell’incendio hanno ucciso Eliana Rozio, insegnante di 46 anni: «Non deve più succedere ad altri» stringe i pugni la sorella Tiziana. Quel frigorifero, di marca Lg, era identico a tanti atri presenti ancora oggi nelle case italiane. (Torino Cronaca)