«Uno spettacolo scioccante e surreale». Il ricordo dei medici sull’isola dopo il naufragio della Concordia

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Uno spettacolo surreale che ci ha fatto subito capire la gravità dell’accaduto, anche se ancora non sapevamo cosa ci avrebbe aspettato”.

Umanamente ho imparato tanto e non passa giorno che il pensiero non vada alle vittime e al dolore delle loro famiglie”, conclude la dottoressa.

Ogni abitante del Giglio ha offerto il suo contributo, dando anche un grande supporto ai sanitari e alle Forze dell’Ordine. (IlGiunco.net)

Ne parlano anche altri giornali

Sono trascorsi dieci anni. Il giorno del naufragio della Costa Concordia davanti all’isola del Giglio. (RiminiToday)

La nave era inclinata, ma con difficoltà Ivana è riuscita a salvarsi: «Puntavamo i piedi per non finire in acqua. Oggi sto bene, ma sto sempre in "modalità rischio", analizzo le situazioni in cui mi trovo per evitare pericoli, è cambiata la percezione della realtà» (leggo.it)

E’ umano dire che è stata fatta una sciocchezza e chiedere scusa per aver provocato la morte di 32 persone. “Sarà l’ultima celebrazione pubblica – dice il sindaco dell’isola del Giglio, Sergio Ortelli – perché non vogliamo dimenticare ma vogliamo rispettare le 32 vittime”. (Il Fatto Quotidiano)

Oggi a distanza di dieci anni da quel disastro, a Giglio Porto dove è giunto per la commemorazione delle vittime del naufragio, De Falco ricorda quella notte parlando di cosa successe in quei minuti e in quelle ore del 13 gennaio 2012 Fu lui che al telefono con il capitano Francesco Schettino, subito dopo aver abbandonato la nave, pronunciò quella frase: «salga a bordo, cazzo». (IlGiunco.net)

Guarda il video dell'Agenzia Vista Voglio ricordare anche quello che significò per l'isola del Giglio e per i suoi abitanti la solidarietà e il mettersi a disposizione nell'aiutare e accogliere le persone che, da una giornata di vacanza, precipitarono quella notte in una situazione in cui dover lottare per salvarsi la vita". (Toscana Notizie)

Una richiesta che, però, continua a cadere nel vuoto, come ha denunciato il sindaco Michele Maria Longo, non nascondendo tutta l’amarezza per questa vicenda Da tempo la città di Alberobello chiede, fornendo prove e testimonianze, che gli sia riconosciuta la medaglia d’oro al valor civile. (Positanonews)