Cirio: “In Piemonte dati in costante miglioramento. Se continua così, da martedì 13 potremmo tornare in arancione”

La Stampa INTERNO

Questo in relazione al dato generale piemontese, con dei valori che registrano una maggiore attività nel Torinese rispetto al resto della regione

Si riduce il numero di nuovi casi segnalati e anche il numero di focolai attivi o nuovi.

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«I dati del pre-report settimanale, che verrà validato domani dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, confermano un progressivo miglioramento della situazione epidemiologica in Piemonte - spiega il presidente della Regione, Alberto Cirio -. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Si tratta di Torino e Cuneo per le quali, alla luce del nuovo decreto, andrebbero mantenute misure più restrittive fino all’abbassamento dell’incidenza sotto i 250 casi su 100 mila abitanti. Lo riporta una nota della Regione Piemonte (LaPresse)

- Advertisement -. Ma come ogni assistente vocale che si rispetti, anche in questo caso non mancano alcune perplessità relative alla privacy degli utenti, al modo in cui funziona, come ascolta e come vengono utilizza i dati raccolti. (HelpMeTech)

A sottolinearlo è il presidente della Regione, Alberto Cirio, con una nota stampa in cui anticipa i dati registrati questa settimana e si dice “fiducioso che il Piemonte possa ritornare arancione già dalla prossima settimana”. (LaGuida.it)

Si riduce il numero di nuovi casi segnalati e anche il numero di focolai attivi o nuovi. Il valore Rt è infatti sceso ulteriormente sotto l’1, attestandosi a 0.9 per l’Rt puntuale e a 0.88 per l’Rt medio. (Prima Vercelli)

Secondo i dati foniti dallo studio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, la media nazionale è del 6% di ricoveri rispetto al totale dei positivi accertati, in Piemonte è al 13,6%. Tre le fragilità indicate: il protocollo per le cure domiciliari sull’attivazione delle Usca, che sono troppo poche e che dunque non possono rispondere a chi potrebbe evitare anche il ricovero in ospedale, l’assistenza domiciliare integrata, e la fragilità del raccordo tra ospedali e medici di famiglia. (LaGuida.it)

Il valore Rt è infatti sceso ulteriormente sotto l’1, attestandosi a 0.9 per l’Rt puntuale e a 0.88 per l’Rt medio. La pressione ospedaliera resta alta, ma in fase di stabilizzazione (59% l’occupazione dei posti di terapia intensiva e 67% l’occupazione dei posti letto ordinari)». (QC QuotidianoCanavese)