Ungheria: mobilitazione contro legge anti-Pride

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Con l’odierna entrata in vigore di una legge discriminatoria che potrebbe essere utilizzata per vietare le sfilate del Pride in Ungheria, Amnesty International ha annunciato il lancio di una campagna internazionale per chiedere alle autorità ungheresi di “Lasciar sfilare il Pride”. La campagna, che prederà avvio domani, in vista del 30° anniversario del Budapest Pride, chiede al capo della polizia della città di garantire che le persone possano partecipare alla sfilata in sicurezza, senza il rischio di subire intimidazioni, molestie o violenza. (Amnesty International Italia)
Su altre fonti
Dopo settimane di proteste, politici dell’opposizione e altri manifestanti sono arrivati a legarsi tra di loro con delle fascette, creando una sorta di transenna umana, per tentare di bloccare l’ingresso a un parcheggio del Parlamento di Budapest e far saltare in extremis un voto che segna un’altra giornata nera per la democrazia ungherese, l’ennesima forzatura della Carta in senso illiberale. (Corriere della Sera)
Il Parlamento ungherese ha approvato un’altra stretta sui diritti, con l'emendamento presentato dal governo di Viktor Orbán per modificare la Costituzione. (L'Espresso)
Erano da poco passate le cinque di ieri pomeriggio quando il parlamento di Budapest ha approvato l’emendamento alla Legge fondamentale, la nuova costituzione voluta dal premier Viktor Orbán nel 2012, che mette nero su bianco la nuova stretta. (Il Manifesto)

Nuova stretta contro la comunità Lgbtq+ in Ungheria e la piazza di fronte al Parlamento ungherese si infiamma dando vita a dure proteste. Una mossa definita l'ultima offensiva «illiberale» del premier Viktor Orbán, che in un tweet dice invece: «Proteggiamo lo sviluppo dei bambini, affermiamo che una persona nasce maschio o femmina e ci opponiamo alle droghe e alle interferenze straniere. (il Giornale)
La giustificazione? La protezione dello sviluppo infantile: emendamento dichiara infatti che i diritti dei bambini allo sviluppo morale, fisico e spirituale prevalgono su qualsiasi altro diritto diverso dal diritto alla vita, compreso il diritto di riunirsi pacificamente. (La Nazione)
In Ungheria, il buon senso conta". "L'emendamento costituzionale dell'Ungheria è ora legge. (RaiNews)