Mafia, il boss comandava dal carcere «Qui nessuno si pente, come a Corleone»

La Sicilia INTERNO

Alle vittime era imposto di pagare il pizzo o di acquistare forniture di carne da una macelleria di Finale di Pollina gestita da Giuseppe Scialabba, braccio destro di Giuseppe Farinella.

Le indagini hanno consentito di evidenziare il ruolo ricoperto da Giuseppe Farinella, figlio di Domenico Farinella, boss di cosa nostra all’epoca detenuto a Voghera (Pv) in regime di alta sicurezza che continuava a comandare dal carcere. (La Sicilia)

Su altre fonti

Fermate 11 persone ritenute legate alla cosca di San Mauro Castelverde. Anche un ispettore di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Voghera sarebbe stato "a disposizione" del boss Domenico Farinella. (TGR – Rai)

30 Giugno 2020 06:58. Operazione “Alastra” nel Palermitano: colpiti i vertici del mandamento mafioso di San Mauro Castelverde. (Stretto web)

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Scoperta anche la gestione diretta di attività di impresa che, fittiziamente intestate a soggetti incensurati, erano in realtà amministrate dagli indagati. (La Stampa)

4132/11 Rgnr (c.d. Come, lo stesso imprenditore, è risultato vittima designata di propositi estorsivi, da parte di alcuni esponenti della famiglia mafiosa di Polizzi Generosa, come risulta negli atti dell’inchiesta dei magistrati peloritani che ha di fatto decapitato i clan dei Batanesi e dei Bontempo Scavo di Tortorici. (Nebrodi News)

Le attività hanno consentito di evidenziare il ruolo ricoperto da Giuseppe Farinella, figlio di Domenico, l’autorevole boss di cosa nostra all’epoca detenuto a Voghera (PV) in regime di alta sicurezza. (Diretta Sicilia )