Mottarone, la zia di Eitan: “Rapito dal nonno con la promessa dei giocattoli”

Inews24 INTERNO

“Il nonno materno – ha aggiunto – è stato condannato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della sua ex moglie, la nonna materna, e tutti i suoi appelli sono stati respinti in 3 gradi di giudizio”.

Sono le parole di Aja Biran, la zia affidataria di Eitan: l’unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone.

Biran ha lasciato delle dichiarazioni alla stampa dopo che il nonno del bambino è fuggito col piccolo in Israele (Inews24)

Ne parlano anche altre testate

Aveva però preferito evitare pubblicità, per proteggere Eitan il più possibile, per allontanare da lui i riflettori dei media. «Lui non sa di essere stato portato via, insomma di essere stato rapito. (Corriere della Sera)

Il piccolo Eitan dunque, dopo tutto quello che gli è successo, è al centro di una partita delicatissima che ha sullo sfondo anche interessi economici. La zia paterna Aya Biran (Ansa). Con quel passaporto Peleg è riuscito a passare i controlli e a partire col piccolo (L'Unione Sarda.it)

Ieri il Jerusalem Post ha riportato la posizione del ministero degli Esteri israeliano, che starebbe «verificando l'informazione» del sequestro del piccolo Un intrigo internazionale che mette contro non solo due famiglie ma due nazioni, due comunità. (ilGiornale.it)

Eitan rapito e portato in Israele: nonno condannato per maltrattamenti. “Il nonno materno di Eitan è stato condannato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della sua ex moglie, la nonna materna, e tutti i suoi appelli sono stati respinti in tre gradi di giudizio”, ha dichiarato ad Adnkronos la donna Quella dei nonni materni è stata una “mossa gravissima”, ha proseguito la tutrice del bambino, “un’altra tragedia per Eitan”. (Virgilio Notizie)

Sulla possibilità di farlo tornare in Italia, Gali Peleg è stata netta: «Il lato legale non ci interessa Scontro tra parenti TORINO Mottarone, altri 11 indagati CRONACA Video CRONACA Funivia Mottarone, legale della famiglia di Eitan: «Quanto. (Il Messaggero)

Una decisione presa perché il piccolo era in cattive «condizioni mentali e fisiche», come ha spiegato in prima persona il 58enne ai suoi rappresentanti legali in Italia. 'è anche un risvolto ticinese nella vicenda del piccolo Eitan, il giovane superstite della tragedia del Mottarone, che stando ai familiari che lo avevano in affidamento sarebbe stato rapito dal nonno, che lo ha poi riportato in Israele a bordo di un jet privato. (Ticinonline)