Lo smartwatch anti-aggressione. Al polso di medici e infermieri. Così l’allarme diventa immediato

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sono cresciute del 17,7% le aggressioni a medici e sanitari nelle strutture della Lombardia, passate dal 4.836 a 5.690. Per contrastare questi episodi, a Bergamo arriva uno smartwatch che consente di segnalare in modo tempestivo situazioni di potenziale pericolo durante il turno di lavoro. Anche l’Asst Papa Giovanni XXIII, seconda in Lombardia dopo l’Asst Pavia, sceglie di adottare i dispositivo, indossabile come un orologio, collegato con una centrale operativa 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. (IL GIORNO)
Ne parlano anche altri giornali
Le aggressioni al personale sanitario e sociosanitario riguardano da vicino anche il Friuli Venezia Giulia dove, secondo i dati più recenti, ben 629 operatori sono stati coinvolti in aggressioni, soprattutto in forma verbale (420). (ilgazzettino.it)
Le iniziative sono state presentate stamani a Venezia nel corso di un punto stampa dal presidente della Regione, Luca Zaia, e dal direttore del Dipartimento sanita' regionale, Massimo Annicchiarico, in occasione della Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari. (Tiscali Notizie)
«A mali estremi, estremi rimedi», con queste parole il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha annunciato un set di nuove misure per difendere i medici dalle aggressioni – sempre più frequenti – da parte dei pazienti. (Open)

In occasione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza sugli operatori sanitari e socio-sanitari”, celebrata il 12 marzo, lo IOV-Irccs di Castelfranco Veneto ha ribadito il suo impegno nel contrastare la violenza contro il personale sanitario. (Oggi Treviso)
Bodycam che possono registrare le aggressioni al personale sociosanitario in tempo reale e braccialetti «smart» collegati con una centrale operativa per segnalare i pericoli e chiedere aiuto. (Corriere della Sera)
A breve partirà un progetto sperimentale in alcune strutture sanitarie della Regione Lazio, con l’obiettivo di monitorare e ridurre le violenze contro i nostri operatori, potenziando le tecnologie, la formazione e l’addestramento per il nostro personale. (Frosinone News)