Covid, spray di "nanocorpi" per bloccare il virus: la sperimentazione

Virgilio Notizie SALUTE

Covid, spray di “nanocorpi” per bloccare il virus: i risultati della ricerca. “Negli esperimenti sui criceti, che per il Covid sono un ottimo modello animale, abbiamo visto che un’inalazione riesce a ridurre di circa un milione di volte la quantità di particelle virali” ha detto intervistato da Repubblica il docente di biologia della University of Pittsburgh School of Medicine, Yi Shi.

Sarebbe questa l’ultima invenzione all’avanguardia nel panorama dei farmaci per combattere il Covid-19, sperimentata, per adesso soltanto sui criceti, dai ricercatori della University of Pittsburgh School of Medicine. (Virgilio Notizie)

Ne parlano anche altri media

Complessivamente in Puglia si dovranno effettuare ogni 15 giorni almeno 2.282 test nelle primarie e 1.531 nelle secondarie “La Puglia è pronta ad avviare gli screening sulla circolazione del Covid nella popolazione studentesca, in attuazione di quanto previsto dall’istituto superiore di sanità e dal commissario straordinario per l’emergenza". (BrindisiReport)

Quelli della prima classe si legano alle regioni che la proteina Spike usa per fondersi ai recettori ACE2 delle nostre cellule. E riescono a compromettere il funzionamento della proteina spike, perché le impediscono di piegarsi nel modo necessario per invadere le cellule umane". (La Repubblica)

Sale così ad almeno 4.618.040 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 dall’inizio della pandemia. Sono 4.830 i nuovi casi di coronavirus in Italia. (Calciomercato.com)

Per questo, l’intervento dei cani è fondamentale e si applica in moltissimi campi: dalla ricerca di esplosivi, droghe o persone scomparse, all’identificazione di malattie, anche in fasi impercettibili alla sensibilità umana, come tumori o malattie degenerative. (Corriere del Ticino)

Dopo un anno atipico, segnato dalla latitanza dell’influenza, ritorna il timore che si era affacciato l’anno scorso di un Twindemic, cioè di una co-circolazione di virus influenzali e pandemici, con un impatto che possiamo facilmente immaginare, quando i casi di influenza e Covid-19 aumentano e travolgono contemporaneamente gli ospedali (La Stampa)

E poi rimangono 14 proteine che pensiamo abbiano un ruolo chiave nell’infezione, ma non ci sono prove di interazione con le altre proteine virali o umane», conclude O’Donoghue Per meglio capire i processi biologici del virus, i ricercatori hanno determinato la forma tridimensionale delle singole proteine, i mattoni che costituiscono le cellule o virus. (Corriere del Ticino)