Trasporto aereo in crisi, il grido d'allarme della Fit-Cisl per l'aeroporto d'Abruzzo

IlPescara ECONOMIA

"La crisi del trasporto aereo rischia di raggiungere un punto di non ritorno che mette a serio rischio anche le prospettive dello scalo abruzzese e dei lavoratori che vi operano: è questo il momento di intervenire".

A parlare è Amelio Angelucci, segretario generale della Filt Cisl Abruzzo Molise, che lancia un grido d'allarme sulle possibile conseguenze sui lavoratori dell'aeroporto d'Abruzzo di Pescara. (IlPescara)

La notizia riportata su altre testate

Il trasporto aereo italiano, in particolare, soffre ancora di più con numerose aziende in crisi o già in liquidazione. “Parliamo di un settore, il trasporto aereo, che complessivamente impiega circa 40.000 lavoratrici e lavoratori fissi e circa 10.000 stagionali. (Kongnews)

Ricordiamo - conclude la nota della Lega - a tutti gli attori protagonisti della vertenza che l'aeroporto Leonardo da Vinci rappresenta circa il 10% del PIL della Regione Lazio con più di 40.000 occupati in considerazione dell'indotto. (AGR online)

"La crisi del trasporto aereo rischia di raggiungere un punto di non ritorno che mette a serio rischio anche le prospettive dello scalo abruzzese e dei lavoratori che vi operano: è questo il momento di intervenire". (ChietiToday)

“Con l’assessore regionale ai trasporti Corsini ci siamo incontrati già due volte, ed è questo certamente un buon segnale, tuttavia il tempo passa e l’urgenza rischia di diventare emergenza. “Il settore dei trasporti sta attraversando un momento di grande difficoltà perché alle già preesistenti criticità si sono aggiunti gli effetti nefasti di questa lunga pandemia. (Bologna 2000)

Al Governo chiediamo che il trasporto aereo sia inserito nel piano di ripresa economica e messo al centro della ripresa del Paese”. Un risultato invece quasi sui livelli del 2019 è stato quello del trasporto delle merci, con circa 13 mila tonnellate. (piananotizie.it)

Proprio nella regione tra diretti. Advertisements. edindiretti il settore conta “circa 15mila addetti”, di cui “laquasi totalità è già stata coinvolta dagli ammortizzatorisociali”. Secondo il sindacalista “la crisi, purtroppo, è benlungi dall’essere risolta e gli esperti individuano la data del2024 come riferimento indicativo affinché possa esserci unaripresa ‘compiuta’ del settore”. (Corriere Quotidiano)