Trump, l'arma e il boomerang
Articolo Precedente
Articolo Successivo
I democratici, attoniti, non sanno come tenergli testa. Attaccarlo sulla violazione dei diritti rischia di apparire evanescente e di toccare la sensibilità solo della parte più progressista del loro elettorato. Meglio puntare sulle questioni economiche che toccano tutti. I repubblicani reagiscono con blande critiche alle misure più estreme: dalla sospensione di tutti gli aiuti, compresi i programmi contro le malattie endemiche che hanno salvato milioni di vite in Africa, al perdono agli autori dell’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021 esteso anche a quelli condannati per atti violenti. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
Il grado di analfabetismo economico dell’amministrazione Trump è preoccupante. Due settimane fa il presidente ha dichiarato: «Per troppo tempo siamo andati tassando il nostro Popolo usando l’Internal Revenue Service (l’Agenzia delle Entrate americana)… È tempo di cambiare. (ilmattino.it)
Dunque, il mondo è in pericolo dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca e il suo discorso, definito “inquietante” da tanti? Proviamo a ragionare con la mente sgombra e i piedi per terra, partendo dalla realtà, oltre le opposte retoriche. (Marcello Veneziani)
Ha graziato i suoi pretoriani di Capitol Hill, ha promesso di scaraventare fuori dalla fortezza a stelle e strisce gli ultimi immigrati, e non si sa chi si salverebbe se si chiedesse agli statunitensi di buttarsi a mare qualora avessero avuto origini migratorie. (Contropiano)
Buettner e S. Graig) troverà fin da subito qualche inciampo nel suo cammino? L’inizio è stato a razzo, con decine di ordini esecutivi, anche perché è stato preparato da mesi dal suo team ultra conservatore e quindi questa velocità non sorprende. (Il Fatto Quotidiano)
Vuole chiudere con le guerre, ridurre il potere cinese e liberarci dal «woke». (Panorama)
Donald Trump ha affermato che la sua presidenza è l’inizio di un’età dell’oro per l’America. Il suo discorso inaugurale ha delineato un programma populista, che abbraccia confini, toponomastica, cittadinanza e persino lo spazio. (La Vita del Popolo)