Nell’impero di Warren Buffett ci sono stivali da cowboy, caramelle e ferrovie

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ECONOMIA

Quello che sessant’anni fa era poco più di un’anonima fabbrica tessile, la Berkshire Hathaway, oggi è un colosso che tocca ogni angolo dell’economia americana. Con oltre 392 mila dipendenti e un portafoglio che spazia dai gelati Dairy Queen alle batterie Duracell, passando per le vernici Benjamin Moore e le caramelle See’s, il conglomerato costruito da Warren Buffett rappresenta un caso unico nel capitalismo moderno. Un impero eclettico, cresciuto grazie a una strategia d’investimento che ha trasformato un’azienda in fallimento in una macchina da utili.

Buffett, che a 94 anni si appresta a cedere il ruolo di Ceo a Greg Abel, ha accumulato nel tempo un patrimonio leggendario, tanto da essere soprannominato "l’Oracolo di Omaha". La sua capacità di battere sistematicamente il mercato è dimostrata dai numeri: in quaranta dei sessant’anni alla guida della Berkshire, il rendimento del gruppo ha superato quello dell’S&P 500, con un incremento totale del 5.502.284% contro il 39.054% dell’indice. Un successo che ha spinto alcuni a creare strumenti finanziari basati esclusivamente sulle sue scelte.

I risultati più recenti, tuttavia, mostrano segnali contrastanti. Nel primo trimestre del 2025, l’utile industriale della Berkshire è calato del 14,1% rispetto all’anno precedente, fermandosi a 9,6 miliardi di dollari. Un dato che non intacca la solidità del gruppo, ma che riflette le complessità di un mercato sempre più volatile.

La particolarità della Berkshire Hathaway sta nella sua natura ibrida: non si limita a detenere partecipazioni, ma controlla interamente aziende operanti in settori disparati. Dalle ferrovie BNSF alla catena di fast food, dai produttori di stivali da cowboy alle compagnie assicurative, il modello di Buffett è stato quello di acquisire realtà solide e lasciarle gestire in autonomia, intervenendo solo quando necessario. Una filosofia che ha reso il gruppo un gigante silenzioso, capace di influenzare l’economia senza fare rumore.