Peste suina, Regione Liguria scrive al Governo: “Serve tavolo di monitoraggio per ristori alle attività colpite”

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Fortunatamente la peste suina non è in alcun modo pericolosa per l’uomo o per altre specie animali ma l’uomo può essere inconsapevolmente il vettore principale di diffusione del virus attraverso scarponi o vestiti che sono il primo veicolo di contagio.

Per questo è fondamentale che il governo intervenga tempestivamente per ristorare adeguatamente le attività coinvolte da tali disposizioni, già duramente colpite dagli effetti devastanti dell’emergenza pandemica

“La situazione della peste suina sta destando grande preoccupazione – afferma il presidente Toti – soprattutto alla luce di un grande mercato italiano di export della carne di maiale che vale 6 miliardi di euro. (IVG.it)

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Appare perciò urgente e necessaria la nomina di un commissario straordinario per realizzare velocemente interventi coordinati tra i diversi enti coinvolti, a cominciare dalle Regioni». «Il focolaio individuato nella zona appenninica tra le province di Alessandria e Genova – spiega - deve essere assolutamente circoscritto per evitare il diffondersi del virus in altri territori circostanti. (La Stampa)

Reputo necessario agire con la massima tempestività ed efficacia per salvaguardare gli allevamenti e la filiera. Paesi nei quali esportavamo carne suina hanno già iniziato a bloccare precauzionalmente esportazioni di salumi e carne. (IVG.it)

Attualmente, l’export di salumi e carni suine si attesta su 1,7 miliardi di euro (+12,2% rispetto al 2020). “Rispettiamo le ordinanze ma non possiamo rischiare di essere abbandonati dalle istituzioni, abbiamo bisogno di aiuto (IVG.it)

Al più presto dovranno essere reperite risorse da destinare a ristoro delle perdite per le attività economiche e turistiche connesse ai divieti previsti per contenere la diffusione del virus”. Reputo necessario agire con la massima tempestività ed efficacia per salvaguardare gli allevamenti e la filiera (Primocanale)

Il lockdown di sei mesi nei boschi, per limitare il diffondersi del virus suino, impatterà inevitabilmente sulla nostra economia, causando un contraccolpo finanziario pesante. “È fondamentale – aggiunge il vicepresidente e assessore alla Caccia Piana – sensibilizzare i Comuni dell’area interessata per garantire una corretta informazione alla popolazione. (Genova24.it)

In merito all’Ordinanza ministeriale congiunta Confagricoltura chiede che venga chiarito a quali condizioni è consentito l’esercizio dell’agricoltura nelle zone infette, anche in riferimento alle attività a essa connesse (per esempio agriturismo, fattorie didattiche, enoturismo) L’Ordinanza stabilisce infine che ulteriori misure per contrastare la diffusione della malattia dovranno essere adottate dal direttore generale della Sanità e del farmaco veterinario”. (Radiogold)