Vaccini Covid, Ema: “Quarta dose? Non possiamo continuare a fare booster ogni tre o quattro mesi

Il Fatto Quotidiano SALUTE

Quindi, ha concluso, “se da un punto di vista epidemiologico vedendo la situazione questa dovesse essere l’unica soluzione (fare dosi booster ndr.

), allora si potrà fare una volta o forse due, ma non è una cosa che possiamo ripetere costantemente“.

Ma allo stesso tempo siamo abbastanza preoccupati riguardo una strategia che preveda vaccinazioni ripetute in un lasso di tempo breve.

“Come detto nell’introduzione non abbiamo ancora visto i dati sulla quarta dose di vaccino anti-Covid. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Secondo Cavaleri, il ricorso ai richiami «potrebbe essere considerato parte di un piano di emergenza». Secondo booster? (ilmessaggero.it)

Così Pierluigi Lopalco, epidemiologo e docente di Igiene all’Università del Salento, commenta a LaPresse l’affermazione di alcuni immunologi sul fatto che i vaccini anti-Covid, fatti a breve distanza uno dall’altro, potrebbero danneggiare il sistema immunitario. (LaPresse)

“Una strategia di vaccinazione basata su richiami ripetuti” dei vaccini attuali “ha poche possibilità di essere appropriata o sostenibile”, ha sottolineato l’Oms “E vogliamo vedere questi dati prima di fare qualunque raccomandazione”, ha sottolineato Cavaleri. (Il Fatto Quotidiano)

Lo ha dichiarato Marco Cavaleri, il responsabile per la strategia sui vaccini dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco. Secondo l’alto funzionario dell’Agenzia Ue, la somministrazione di booster ogni quattro mesi potrebbe comportare il rischio di sovraccaricare il sistema immunitario delle persone. (StatoQuotidiano.it)

Le dichiarazioni rilasciate dagli esperti lasciano chiaramente intendere che la terza dose non è sufficiente per scongiurare la diffusione del contagio Dopo il richiamo booster che ha seguito il ciclo completo di due dosi, ne servirà ancora un altro? (Salutarmente)

È il caso di Ungheria e Danimarca ma anche di Cile e Israele che ha iniziato proprio il 2 gennaio scorso. Vero è che con il coronavirus è molto poco probabile che questo succeda visto che le proteine spike usate nei vaccini mRna impegnano il sistema immunitario solo in maniera blanda» (Ticinonline)