Emiliano snobba i renziani: «Mi toglieranno voti? Prima devono fare la lista»

Quotidiano di Puglia INTERNO

Michele Emiliano si dice assolutamente non preoccupato dell'annuncio dell'ex premier e dell'ex ministro di voler sostenere alle prossime Regionali in Puglia un candidato diverso.

Anzi, il governatore sembra quasi non credere alla possibilità per Matteo Renzi e Carlo Calenda di riuscire a organizzare una lista entro maggio.

Sul fronte renziano, invece, si lavora ancora sotto traccia ma Italia Viva sembra pronta a sbarcare nonostante lo scetticismo del presidente della Regione. (Quotidiano di Puglia)

La notizia riportata su altre testate

“L’atteggiamento di Italia Viva in Calabria e in Puglia – attacca Nicola Oddati della segreteria nazionale del Pd – rischia di essere un regalo alla destra di Salvini e al sovranismo. E Italia viva ha bisogno di tempo, come è successo a Macron. (Il Valore Italiano)

“Sulla Città Metropolitana – spiega Lubatti – ci sono 13 comitati, a cui si aggiungono uno per ogni provincia del Piemonte. Azione di Carlo Calenda mette radici in Piemonte, così come nel resto d’Italia. (TorinOggi.it)

Agli «errori» di Emiliano «non si rimedia» dividendo la coalizione di centrosinistra con un candidato presidente aggiuntivo rispetto a quello eletto dalle primarie”. Mi ostino a pensare che quella di Renzi, Calenda e Della Vedova non sia una decisione definitiva ma un avviso ai naviganti. (ruvochannel.com)

Ecco perché Italia Viva appoggerà un candidato diverso ". Con un chiaro obiettivo: spostare il terreno di scontro con Pd e 5 Stelle da Palazzo Chigi alla Puglia. (ilGiornale.it)

Nasce la Coalizione della Puglia. “Una bellissima riunione della coalizione della Puglia – ha detto Emiliano al termine dell’incontro di questa mattina nella sede del Pd regionale - una riunione nella quale abbiamo preso le prime decisioni importanti. (CassanoLive)

Sui social, intanto, il gruppo “Avanti Renzi” fantastica sul nome del ministro pugliese, la renziana Teresa Bellanova come candidato alle regionali e lancia un sondaggio. Lo strappo dell'ex premier sta agitando le acque nel centrosinistra pugliese a quattro mesi dal voto per il rinnovo della Regione guidata dall'ex sindaco di Bari. (Il Fatto Quotidiano)