Giorgia e Antonio, sicuri che vi convenga invitare all’astensione?

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Giorgia cara, Antonio caro, un umile suggerimento: invitare gli italiani e le italiane (e sì, dal 1946 ci siamo anche noi!) a non votare ai referendum non porta storicamente proprio benissimo. Vi raccontiamo perché e partiamo da lontano. Il 9 giugno del 1991 si vota per il referendum sulla riduzione delle preferenze per l’elezione alla Camera dei Deputati. Bettino Craxi invita gli italiani a disertare le urne. (Collettiva)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il raggiungimento del quorum è essenziale, infatti senza la partecipazione del 50% più uno degli aventi diritto, il referendum sarà nullo. Il voto affronterà normative attualmente in vigore e, in caso di vittoria del "sì", porterà alla loro eliminazione. (QuiFinanza)
La prima è del segretario della Cgil Maurizio Landini: «Invitare a non andare a votare significa che va bene la precarietà che c’è e che va bene morire sul lavoro- ha detto ieri in un’iniziativa a Pescara – L’astensione è un grave errore politico e porta a un autoritarismo inaccettabile». (il manifesto)
Per questo invitiamo a non andare a votare”. Per Raffaele Nevi di Forza Italia, “i referendum intervengono su legislazioni complesse come quelle sul lavoro e sulla cittadinanza. (RaiNews)

Cinque i quesiti nel referendum dell'8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza (TGLA7)
Antonio Tajani, capo di Forza Italia, ministro degi Esteri, l'ha detto: io mi astengo e invito tutti a fare altrettanto. Sta già venendo gi&ugrav… (HuffPost Italia)
Forza Italia ha realizzato un meme per rispondere a Riccardo Magi che ha definito «vergognosa e illiberale» l'indicazione per l'astensione sui referendum da parte del ministro Antonio Tajani. (Secolo d'Italia)