Meloni fa da pontiere: l'idea del doppio binario nel dialogo tra Ue e Usa

Meloni fa da pontiere: l'idea del doppio binario nel dialogo tra Ue e Usa
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilgazzettino.it INTERNO

«Make Europe great again», scrive Elon Musk su X. Ma mentre il patron di Tesla richiama il celebre slogan di Donald Trump - dal "Maga" al "Mega" - declinandolo in salsa europea e strizzando l'occhio alle destre (a partire da quella tedesca), il Vecchio Continente è chiamato a fare i conti con la grana dei dazi piantata da Donald Trump. A Bruxelles, dove oggi i leader dei 27 si vedranno e dove in serata è atteso anche il premier britannico Keir Starmer, il convitato di pietra sarà ancora una volta lui, The Donald. (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

La premier si è posta l'obiettivo di far da 'ponte' tra Bruxelles e Washington, ma rischia di rimanere stretta tra l'aggressività di Donald Trump e l'inevitabile risposta dell'Europa.Anche se ufficialmente non all'ordine del giorno del ritiro informale di Bruxelles, convocato per parlare di difesa, il tema dei dazi è stato il cuore della discussione della mattinata a Palais d'Egmont. (Tiscali Notizie)

Non tutti i dazi vengono per nuocere. La possibile guerra commerciale con gli Usa deve insegnare una cosa: “Bisogna tornare a investire nelle produzioni nazionali”, dice il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, interpellato dall’Huffpost. (L'HuffPost)

Trump è matto? Ha dato di testa e vuole mandare a gambe all’aria l’economia mondiale? E magari pure le storiche alleanze dell’America? Nel mondo, e di certo in Europa, c’è chi lo sospetta. E da questo weekend, quando il presidente Usa è passato dalle parole ai fatti imponendo dazi a Canada e Messico (fino a prova contraria), è entrata in modalità panico. (Open)

Dazi, Foti "Meloni può essere un elemento di moderazione"

LA MEDIAZIONE Arriva a metà mattinata la premier italiana avvolta in un cappotto di velluto cangiante, si infila in un cunicolo di sessioni e incontri a porte chiuse. Ma un tentativo valeva la pena farlo, sotto le volte del Palais d’Edgmont di Bruxelles dove ieri si sono dati appuntamento i ventisette leader europei - ventotto con l’ospite inglese Starmer - per fare i conti con il vero elefante nella stanza: Donald Trump (ilmessaggero.it)

Lunedi intorno alle 12 , ora di New York, nel pre-borsa di Wall Street sono incominciate a comparire avvisaglie di una giornata piuttosto nervosa in particolare per il settore tecnologico. Gli operatori di borsa che stanno nel “ring” non avevano una idea precisa sulle motivazioni di questo nervosismo verificavano solo un aumento consistente degli ordini di vendite su Nvidia,Google, Apple e tutti i titoli tecnologici. (IlSudest)

"Per qualcuno il problema è stato che Meloni è andata due volte da Trump, forse Meloni potrebbe essere un elemento di moderazione rispetto alle pretese che possono esserci", ha aggiunto. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, durante un convegno al Senato. (La Provincia di Cremona e Crema)