Shein, Temu e Amazon nel mirino. Cosa sappiamo della stretta Ue sull'e-commerce e su una nuova autorità continentale delle dogane

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Amazon, certo, ma soprattutto Shein e Temu. Una vera e propria stretta europea sull'e-commerce targato Cina potrebbe essere in arrivo. È questo il senso della proposta di riforme doganali allo studio dell’Unione, la bozza della quale è stata visionata dal Financial Times. Il testo renderebbe responsabili le piattaforme di e-commerce come Temu, Shein e Amazon per i prodotti pericolosi o illegali venduti online: oggi, infatti, sono i clienti che acquistano beni cinesi a essere considerati dalla legge alla stregua di importatori. (WIRED Italia)
Su altri giornali
/// (Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – (agenzia giornalistica opinione)
Shein, Temu e gli acquisti “low cost” online finiscono sotto la lente della Commissione europea. (ilmessaggero.it)
La presidente della Commissione europea von der Leyen lo aveva spiegato bene martedì alla Conferenza degli ambasciatori dell’Ue: da un lato è necessario «riequilibrare il rapporto» con Pechino per difendere gli interessi economici e di sicurezza ma dall’altro «c’è anche spazio per impegnarci in modo costruttivo con la Cina e trovare soluzioni nel nostro reciproco interesse». (Corriere della Sera)

Prodotti contraffatti o non conformi alla legislazione europea, concorrenza sleale e inquinamento ambientale. L’Ue dichiara guerra agli e-commerce (solo cinesi?) (Start Magazine)
E Michael McGrath, commissario per la Democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e la tutela dei consumatori, ha annunciato “il lancio di un’azione coordinata” della ‘rete di cooperazione per la tutela dei consumatori’ “contro Shein”, la piattaforma dedicata al fast fashion. (Il Fatto Quotidiano)
Nel giorno in cui è entrata in vigore la nuova politica dei dazi statunitensi si è registrato anche un temporaneo blocco delle consegne postali dalla Cina agli Stati Uniti. (Sky Tg24 )