Torre Annunziata, lo spacciatore di 11 anni obbligato dai genitori: «Se non lo fai sei un bastardo»
Una coppia di genitori di Torre Annunziata costringeva il figlio di 11 anni a spacciare cocaina.
E se lui voleva andare a giocare gli dicevano che era un «bastardo» e un «infame».
Il padre a quel punto ammette: «Ha ragione»
Poi accetta dopo le rimostranze dei genitori: «Che bastardo», dice lei.
A quel punto interviene il bambino di 11 anni.
La notizia riportata su altri media
Si è già scritto del linguaggio in codice (“ambasciata”, “caffè”, “toso”, “biscotto”, “pallini”), non poteva mancare visti i tempi il contorno social: sui social una delle madri indagate postava tempo fa sui social la foto del figlio. (Il Riformista)
Per la consegna, a questo punto, si offre la sorella del ragazzino, anch’ella minorenne, ma arriva la telefonata del fidanzato che è in carcere e la ragazza cerca di convincere il fratello offrendogli 10 euro, come ricompensa. (Metropolisweb)
Vengono messi al mondo per essere addestrati a diventare criminali e fare del male a se stessi e agli altri. Hanno un destino segnato. (TorreSette)
Un quadro di degrado allucinante a Torre Annunziata, dove ieri è stata sgominata la piazza di spaccio del Rione Poverelli. Foto dei figli pubblicate sui social con le pistole. (Lo Strillone)
0 Facebook Bimbo napoletano di 11 anni con la pistola, la mamma posta la foto: “Sei uguale a papà” Cronaca 6 Agosto 2022 16:09 Di redazione 2'. Un blitz che ha portato all’arresto di 18 persone e che si riassume con un caso emblematico. (Voce di Napoli)
La circostanza emerge da un'intercettazione risalente alla notte del 26 dicembre 2018: uno degli indagati chiede al figlio, appena undicenne, di contattare la zia per chiederle di recarsi a casa loro e poi, quando questa arriva, cinque minuti dopo, allo stesso ragazzino viene chiesto di eseguire la consegna (10 grammi di cocaina) ma lui si rifiuta: "Mi scoccio", dice (La Repubblica)