Vaccini, Zaia: "Nessuna intenzione di ricorrere al mercato nero" - La PiazzaWeb

La Piazza SALUTE

Stia tranquillo chi ipotizza mercato nero o brogli.

Il presidente del Veneto Luca Zaia, su Rai3 nel programma Mezz’ora in più, fa il punto sui vaccini alla luce dell’indagine dei Nas.

Il mio direttore ha selezionato 20 venditori e hanno avanzato una proposta in totale di 27 milioni di dosi – ha detto intervistato da Lucia Annunziata – .

Non conosco il contratto europeo, ma è possibile che le Big Pharma abbiano intermediari in tutto il mondo”. (La Piazza)

Su altre fonti

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia alle 21:15 di questa sera sarà in diretta su TvA Vicenza, per una puntata speciale a un anno dal primo caso di Covid in Veneto Emilia Romagna arancione da domenica 21 febbraio: liberi tutti nell'ultimo giorno giallo. (il Resto del Carlino)

Sul Corriere della Sera il governatore del Veneto Luca Zaia solleva il problema dell’emergenza vaccini e della necessità di cambiare passo nelle somministrazioni. Ma non è nostro compito stabilire se dietro questo pullulare di offerte ci siano i vaccini o le truffe (L'agone)

Ossia: se, al di là dei contratti europei, sul mercato ci sono davvero vaccini anti-Covid, qualcun altro potrebbe comprarli. Non vorrei - ha aggiunto il governatore - che queste opportunità venissero colte da qualcun altro». (Il Gazzettino)

Gli attualmente positivi sono 21.787, inclusi 100 pazienti in terapia intensiva e 772 in area non critica. Sono 18 i morti registrati nelle ultime 24 ore nella regione. (Adnkronos)

Sempre Segato torna alla carica per ottenere sia dal nuovo Governo e sia dalla Regione Veneto l’autorizzazione per poter tenere aperti i locali anche alla sera, fino alle 22. «Basta leggere con attenzione i bollettini che Zaia comunica ogni giorno dalla sede della protezione civile a Marghera» prosegue il direttore dell’Appe «i dati del contagio sono in netto calo (il mattino di Padova)

In Veneto si cominciano a vaccinare gli ultraottantenni partendo dai più giovani, per risalire indietro nel tempo fino alle coorti successive. In Emilia Romagna è avvenuto addirittura il contrario, visto che dal 15 febbraio hanno cominciato a prenotarsi i più anziani tra gli anziani, nati prima del 1936 (Il Fatto Quotidiano)