Mattarella ai nuovi magistrati: applicate la legge senza arbitrio

il Giornale INTERNO

Il Csm, «deve garantire le migliori soluzioni per il funzionamento, valorizzando le professionalità senza farsi condizionare dalle appartenenze»

Il senso profondo che deve caratterizzare ogni presa di posizione dei magistrati e quello di un'etica della professione».

A Scandicci, per i dieci anni della Scuola superiore della magistratura, il capo dello Stato non fa certo giri di parole.

Da qui la sua condanna non solo all'organizzazione e alle manovre del Csm, ma anche a certe sentenze. (il Giornale)

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Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Scandicci in occasione del decennale della Scuola superiore della magistratura. L'attività del Csm, sin dal momento della composizione, deve mirare a valorizzare le indiscusse professionalità su cui la magistratura può contare, senza farsi condizionare dalle appartenenze e dedicando particolare attenzione anche alla promozione della parità di genere". (LiberoQuotidiano.it)

Per questo il giudice deve conoscere il fatto e le norme, e saper inquadrare la specificità e la complessità del caso alla luce dei principi costituzionali" Ciò deve valere in ciascuna fase processuale, non soltanto in quella della deliberazione conclusiva". (LiberoQuotidiano.it)

Attività del resto svolta quotidianamente, con serietà, impegno e dedizione, negli uffici giudiziari. 24 novembre 2021 a. a. a. Scandicci (Fi), 24 nov. (LiberoQuotidiano.it)

Si tratterà di una riforma che sosterrà il “bisogno di rinascita” della magistratura, dopo gli scandali che l’hanno investita. «A novembre spero possa essere discussa e votata dall’aula», aveva detto il vice presidente del Csm David Ermini a proposito della riforma. (Il Riformista)

E' indispensabile, quindi, che la riforma venga al più presto realizzata, tenendo conto dell'appuntamento ineludibile del prossimo rinnovo del Consiglio superiore. Le sentenze devono essere comprensibili e tener conto del buon senso e della ragionevolezza, aggiunge. (La Repubblica Firenze.it)

Pertanto oggi «ancor più che in passato, le decisioni della Magistratura devono essere "comprensibili e riconoscibili" e, per essere tali, vanno improntate ai canoni costituzionali della ragionevolezza e dell'equità, valori che devono guidare nel giudizio». (La Stampa)