Dall'Iran alla Libia, Europa attore non protagonista

L'HuffPost ESTERI

La Libia è troppo vicina e importante perché la Ue si possa permettere di affidarla solo a Russia e Turchia.

Nell’immediato Iran e Libia sono di tutta evidenza le due sfide maggiori su cui testare la credibilità della proiezione internazionale della Ue.

Ma la Ue non può limitarsi ad assistere agli sviluppi della guerra civile in atto senza assumere iniziative, come se la situazione della Libia non la riguardasse direttamente. (L'HuffPost)

Su altre testate

Lo sostiene il Presidente dell’Iran, il quale ha chiesto anche pubbliche scuse dagli States per l’uccisione di Soleimani. Hassan Rouhani, Presidente dell’Iran, ha lanciato una minaccia velata contro le truppe europee di stanza in Medioriente. (NewNotizie)

"Il meccanismo di risoluzione delle dispute che sarà attivato ora non è per re-imporre sanzioni", ha spiegato, infatti, Josep Borrell, Alto rappresentante per la Politica estera dell'Ue. (AGI - Agenzia Italia)

Gran Bretagna, Francia e Germania hanno formalmente accusato l’Iran di violare i termini del suo accordo sul nucleare del 2015 nel quale si impegnava a non arricchire l’uranio e a non avere armi atomiche. (Business Insider Italia)

I tre Paesi europei che hanno firmato l’accordo sul nucleare del 2015 accusano Teheran di violazioni e si appellano al paragrafo 36 dell’intesa. Il che può portare a nuove sanzioni, questa volta delle Nazioni unite, nel giro di cinque settimane. (La Stampa)

Germania, Francia e Regno Unito hanno puntato il dito contro Teheran accusandola di non rispettare gli impegni presi in sede di negoziazione in merito all’accordo sul nucleare. (ilGiornale.it)

Accordo nucleare iraniano: cronologia. Nel 2015, Regno Unito, Germania, Cina, Russia, Stati Uniti, Francia e Iran hanno annunciato il raggiungimento di un accordo sul programma nucleare iraniano che prevede la revoca delle sanzioni contro Teheran in cambio di vincoli sui progetti nucleari iraniani. (Sputnik Italia)