La perfida rivincita di Meloni su Scholz

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La perfida rivincita di Meloni su Scholz La lettura in chiave italiana del voto in Germania e il parallelo fra Meloni e Scholz. I Graffi di Damato A meno di tre mesi dalle preoccupazioni espresse dal cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo le elezioni europee per il perdurante primato elettorale della destra in Italia, e dall’azione da lui svolta col presidente francese Emmanuel Macron per tenerla nell’angolo nella gestione dell’Unione, Giorgia Meloni si è presa la sua rivincita. (Start Magazine)

Se ne è parlato anche su altre testate

Si è tenuta a Berlino sabato 31 agosto e ne scrivo io perché, come avrete visto sul giornale dell’indomani, il nostro corrispondente dalla Germania Sebastiano Canetta quel giorno ha scritto ben tre articoli per darci conto del contesto in cui si sarebbero tenute le catastrofiche elezioni in due Land dell’ex Germania dell’est. (il manifesto)

Agli inizi dello scorso mese di giugno, i giorni 8 e 9, si sono svolte le elezioni per il Consiglio europeo che hanno dato alcuni importanti segnali per la politica, in particolare la debolezza della Francia di Emmanuel Macron per la crescita elevata per il partito della Le Pen, Rassemblement national, che si è confermato il primo partito del Paese con il 32 per cento dei voti – mentre quello di Macron ha realizzato solo il 14,9 per cento dei voti, con una variazione di quasi 17 punti in percentuale. (opinione.it)

Tra le ipotesi contemplate dal presidente francese Emmanuel Macron per l’incarico di primo ministro dopo le elezioni legislative tenutesi ormai a luglio, c’è quella di un «tecnico». (Jacobin Italia)

L'editoriale/ La destra e la fine del cordone sanitario

Intervistato da Anaïs Ginori per “Repubblica”, Marc Lazar, politologo francese di fama, ha descritto il tramonto del “macronismo”, fenomeno politico neo-liberale riconducibile all’attuale presidente della Repubblica. (L'HuffPost)

Scholz-Macron rappresentano un modello e un binomio che la sinistra italiana vorrebbe imitare: perdere sonoramente le elezioni ma governare. Seppure ontologicamente diversi, il presidente francese e il cancelliere tedesco governano(per Macron va messo a parte il fatto che è eletto direttamente e starà in carico altri tre anni) senza il consenso popolare. (Secolo d'Italia)

È un vero peccato che la dott.ssa Boccia abbia scelto proprio questi giorni per attirare su di sé, e sulla sua vicenda con il ministro Sangiuliano, la vigile attenzione del sistema dei media. (ilmessaggero.it)