Pensioni, da "quota 102" all'assegno con 41 anni di contributi: tutte le novità

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La sperimentazione triennale si conclude a fine 2021, non è prevista una proroga di quota 100.

I sindacati spingono per la riforma che prevederebbe la cosiddetta "quota 41", ovvero il diritto alla pensione con almeno 41 anni di contributi alle spalle, indipendentemente dall'età anagrafica.

La nuova misura entrerebbe però in vigore dal 2022, alla fine del triennio di sperimentazione per quota 100.

Con questo meccanismo, le lavoratrici possono andare in pensione anticipatamente se hanno raggiunto 35 anni di contributi entro una certa data. (Today.it)

Su altri media

Positiva anche la proposta della staffetta generazionale e la gestione delle crisi aziendali con alcuni correttivi al contratto di espansione». Nel dettaglio della riforma complessiva della previdenza si entrerà nella prossima riunione già fissata per il 25 settembre. (Il Messaggero)

Quota 102: cos’è e come funziona. Dopo Quota 100 potrebbe arrivare Quota 102, ovvero una misura che permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione con 64 anni di età e 38 anni di contributi, a fronte di un taglio dell’assegno proporzionale all’uscita anticipata. (The Italian Times)

I sindacati infatti hanno avanzato una controproposta, quota 41, con cui andrebbe in pensione chi ha versato 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica. Per rendere sostenibile quota 41 si prevede un taglio dell’assegno di almeno 3 per cento per ogni anno di anticipo rispetto ai 67 anni. (Silenzi e Falsità)

Pensioni, obiettivo è allargare Ape Sociale a lavoratori fragili e disoccupati privi di Naspi. Tutte queste ipotesi saranno studiate meglio nei prossimi giorni dall’esecutivo. I lavoratori fragili che risultano a rischio coronavirus, potrebbero avere la possibilità di andare in pensione anticipatamente nel 2021 attraverso l’Ape Sociale. (Consumatore.com)

La normativa italiana prevede che per accedere alla pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni sia necessario maturare almeno 20 anni di contributi. In alcuni casi, previsti dalla legge Amato del 1992, è possibile accedere, sempre al compimento dei 67 anni ma con soli 15 anni di contributi. (Money.it)

Va detto comunque che a differenza di Quota 100 questa nuova misura prevede anche un taglio sull’assegno. Qualora dovesse essere Quota 102, quindi, la soluzione scelta, lo scalone che si verrebbe a creare al termine di Quota 100 verrebbe ridotto in quanto solamente di due anni. (Money.it)