Vino senza alcol, perché in futuro se ne consumerà sempre di più: «Può salvare le imprese». Ma in Italia è ancora vietato
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Cultura, storia e tradizione. Da secoli un fil rouge unisce l'Italai e il vino tanto che lo Stivale è tra i maggiori produttori di vino del mondo.Ma ora ci sarebbe una novità: nel corso degli ultimi anni ha preso strada il vino dealcolizzato e le polemiche su questa innovazione non sono certamente mancate. Per il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida questa novità snatura completamente la bevanda: «Chiamatelo bevanda a base di uva ma non vino». (leggo.it)
Su altre fonti
Secondo Josko Gravner, il maestro degli orange wine invecchiati nelle anfore di terracotta i «vini dealcolati sono una cavolata. Mentre in Italia infuria la polemica, sui pro e i contro del vino dealcolizzato, nell’astigiano, a Calamandrana, c’è un imprenditore, Massimo Lovisolo, di Sovipi, che tira dritto e ha cominciato a fare sperimentazione su un prodotto che nel mondo vale 2 miliardi di dollari di giro d’affari ma che nel nostro paese è fuori legge. (Corriere della Sera)
La pensa così anche il maestro degli orange wines Josko Gravner: «I vini dealcolati sono una cavolata. Secondo il ministro dell’Agricoltura e del Made in Italy Francesco Lollobrigida il vino senza alcol non è vino. (Open)
Un “gusto nuovo” che deve tenere conto dei cambiamenti in corso e dell’innegabile crisi dei consumi di vino, come sottolinea il direttore di ProWein : «Nonostante o proprio perché i tempi sono così difficili, c'è un grande interesse per ProWein. (Gambero Rosso)