La battaglia per riconoscere Gelsomina Verde vittima innocente nella faida di Scampia

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Sky TG24 INTERNO

Quindi al massimo della pena possibile - due degli aguzzini di Gelsomina Verde, vita spezzata a 21 anni nel 2004: torturata, uccisa e bruciata dalla camorra di Scampia. La madre, durante il processo, è stata minacciata di morte dai familiari dei condannati. In questi lunghi anni, però, la battaglia è stata incredibilmente duplice: quella per ottenere giustizia, e quella affinché la giovane fosse riconosciuta una vittima innocente (Sky TG24)

Su altre fonti

Francesco Verde, fratello di Gelsomina, spiega cosa ha provato dopo la sentenza di condanna di altri due uomini del commando che assassinò sua sorella il 21 novembre 2004. “Un senso di libertà”. (RaiNews)

La denuncia della donna: «Mi ha detto che devo fare la fine di mia figlia» (Stylo24)

Due condanne a trent’anni di carcere per scrivere l’ultimo capitolo giudiziario di una delle pagine più atroci della prima faida di Scampia. (Corriere Del Mezzogiorno)

Torturata e uccisa per errore nella faida di Scampia, 30 anni ai killer di Gelsomina Verde

«Mi ha detto che sarà il mio incubo e che devo fare la fine di mia figlia», ha raccontato Anna Lucarelli a margine del processo di primo grado che si è celebrato presso il tribunale di Napoli e che ha portato alla condanna a 30 anni di reclusione nei confronti di Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi. (La Stampa)

La sentenza è arrivata al termine di un processo con rito abbreviato, che ha fatto luce su uno dei più efferati omicidi di camorra della storia recente. I due erano stati arrestati il 27 luglio 2023 e sono ritenuti membri del commando di camorra che uccise brutalmente la 21enne durante la prima faida di Scampia. (Tiscali Notizie)

Condannati con rito abbreviato Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi, ritenuti membri del commando camorristico. La madre di Gelsomina in aula: “Assassini!”. (POP - Il Giornale Popolare)