Tesi Azzolina, l'ipocrisia del M5s: a Madia chiese di dimettersi

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Ma il loro silenzio stona se paragonato alle loro reazioni sul caso Madia.

Non una tesi di dottorato nel mirino di Repubblica, ma la relazione di fine tirocinio della Scuola di specializzazione propedeutica all'insegnamento.

La doppia morale grillina. Mentre le opposizioni chiedono ad Azzolina di fare un passo indietro, il governo tace.

E invece Azzolina ci stupisce: non solo si schiera contro i precari, ma ora scopriamo che copia pure le tesi di laurea. (ilGiornale.it)

Su altri media

Dalla Lega si alza un coro unanime per chiederne le dimissioni, con Salvini che attacca: «Fare peggio del ministro Fioramonti sembrava impossibile. La replica della ministra, da Cracovia, arriva in serata: «Non fatevi prendere in giro, non é né una tesi di laurea, né un plagio. (Gazzetta del Sud)

E a Matteo Salvini risponde: “Non sa distinguere tra una tesi di laurea e una relazione di fine tirocinio”. In un articolo su Repubblica, il linguista e critico letterario Massimo Arcangeli analizza le prime tre pagine del lavoro presentato dal ministro per l'abilitazione all'insegnamento. (Il Fatto Quotidiano)

La neo ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina avrebbe plagiato una tesi accademica, ma lei si difende in un video pubblicato su YouTube da La Repubblica. Subito è giunto dalla Lega la richiesta di dimissioni della neo ministra, che intanto si trovava ad Auschwitz con gli alunni italiani. (Sputnik Italia)

Nessuna scusa. Ora, con una tale ombra gettata sul suo passato professionale, un ministro serio avrebbe dovuto per lo meno scusarsi e considerare l’ipotesi dimissioni. Un plagio è un plagio. Qualcuno forse dovrebbe spiegare al ministro che un plagio è un plagio, indipendentemente dal tipo di tesi redatta. (Il Primato Nazionale)

E invece Azzolina ci stupisce: non solo si schiera contro i precari ma ora scopriamo che copia pure le tesi di laurea. LA REPLICA – “Non fatevi prendere in giro: non é né una tesi di laurea, né un plagio, né nulla. (Il Riformista)

Non ha mai studiato in vita sua e sarebbe strano se le distinguesse”. Dopo le accuse di aver riportato senza citare la fonte delle definizioni da alcuni manuali e dizionari di psicologia e psichiatria nel lavoro di fine percorso per l’abilitazione all’insegnamento, il Ministro risponde a Matteo Salvini che ha chiesto spiegazioni o dimissioni. (Orizzonte Scuola)