Il Garante dei dati personali ha veramente “bloccato” DeepSeek?

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La notizia, attualmente affidata soltanto a un comunicato stampa dell’autorità, è che il “Garante privacy blocca DeepSeek” per via – si legge in un comunicato precedente- di un “possibile rischio per i dati di milioni di persone in Italia”. Non è chiaro cosa voglia dire l’autorità quando parla di “blocco” perché la piattaforma web è ancora utilizzabile, mentre la versione per smartphone, anche se non più disponibile sugli app store, funziona ancora per chi la ha installata. (la Repubblica)
Ne parlano anche altre testate
Negli ultimi anni, il settore della IA (Intelligenza Artificiale) ha registrato una crescita significativa, trainata da colossi come OpenAI, Google e Meta, che hanno investito miliardi di dollari in modelli sempre più avanzati. (Today.it)
Si è trattato di uno shock davvero raro, considerando che l’azienda esiste da anni, ma nessuno aveva idea che avesse sviluppato questa capacità fino a poco tempo fa. (la Repubblica)
Un database ClickHouse di DeepSeek, la startup cinese di AI, è stato trovato accessibile pubblicamente senza alcun requisito di autenticazione. (Multiplayer.it)

La Nasa ha vietato ai propri dipendenti l'uso della tecnologia di intelligenza artificiale della cinese DeepSeek, bloccando l'accesso alla piattaforma dai suoi sistemi. La stessa mossa era stata annunciata la scorsa settimana dalla US Navy. (Milano Finanza)
"DeepSeek è ancora disponibile nella versione web, e la sua risposta stride con la realtà". Non usa mezzi termini l'avvocato Guido Scorza, componente del collegio del Garante della Privacy, nel commentare ai microfoni di Eurofocus/Adnkronos la dichiarazione dell'Ai cinese di "non aver mai operato in Italia" e di "non avere intenzione di operare nel mercato italiano". (Adnkronos)
Mise (GO) – Il mondo della tecnologia è stato sconvolto in questi giorni dal ciclone DeepSeek, il nuovo modello di intelligenza artificiale cinese, creato con vecchi chip e zoccoli di legno e addestrato con ciotole di riso e salsa di soia, che ha dimostrato di poter competere con i migliori prodotti americani – come Chat GPT di Open AI o Gemini di Google – facendogli persino il culo a stelle e strisce. (Lercio)