MSF presenterà ricorso contro i nuovi fermi della Geo Barents
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Le autorità italiane hanno imposto una nuova misura punitiva alla Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere (MSF), per aver svolto il dovere legale e umanitario di salvare vite in mare. Il 23 agosto, subito dopo la fine dello sbarco a Genova dei 206 sopravvissuti, la nave ha ricevuto due diversi ordini di fermo, in un chiaro tentativo da parte delle autorità di assicurarsi che la Geo Barents non torni in mare per salvare vite umane nel Mediterraneo (Medici Senza Frontiere)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Questo è inaccettabile per un paese in cui vige lo stato di diritto". Più i tribunali italiani si pronunciano a favore delle navi umanitarie, più il governo italiano impone detenzioni arbitrarie. (Il Messaggero Veneto)
Hanno fatto un primo salvataggio e, nel giro di poche ore, un secondo lungo la rotta di sbarco verso il porto di Genova assegnato per lo sbarco dalle autorità competenti. (Il Fatto Quotidiano)
Stavolta, il porto assegnato all'imbarcazione battente bandiera norvegese era quello di Genova e ieri sera, a seguito di una lunga ispezione, si è deciso per il fermo amministrativo. La nave Geo Barents di Medici senza frontiere è di nuovo ferma in porto. (il Giornale)
ROMA – Geo Barents, la nave per il soccorso in mare gestita da Medici senza frontiere, ha subito un fermo di 60 giorni, sulla base del decreto Piantedosi: non avrebbe rispettato le indicazioni della guardia costiera libica. (Livesicilia.it)
Di nuovo sequestrata in porto la Geo Barents, la nave di soccorso di Medici senza frontiere. Accusata anche stavolta di non aver rispettato fantomatiche istruzioni dei miliziani che compongono la guardia costiera libica. (L'Unità)
La nave è ferma nel porto di Genova, dopo che le autorità hanno imposto due provvedimenti di blocco: il primo previsto dal decreto Piantedosi, prevede un fermo di 60 giorni e si basa sulle accuse di non aver rispettato le istruzioni della Guardia Costiera libica durante il salvataggio di 109 persone in difficoltà in mare; il secondo dopo l'ispezione del Controllo dello Stato di approdo (PSC) sulla nave, che ha rilevato 8 carenze tecniche. (RaiNews)