Articolo - Inflazione in leggera crescita, ma non siamo attrezzati per un peggio che è dietro l'angolo
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DONA ORA Inflazione in crescita dell’1,3% su base annua e dello 0,1% su base mensile. Così i dati Istat provvisori per lo scorso mese di dicembre.In termini statistici si chiama stabilità, ma non ci deve portare ad essere tranquilli perché si tratta di una stabilità della crescita, nel senso che i prezzi continuano a crescere grossomodo e sempre con le stesse percentuali.Questo significa che non sono in corso, con risultati tangibili, iniziative che possano invertire questa tendenza che, se raffrontata agli stipendi medi sempre “al palo”, non è rassicurante. (Aduc)
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Il rischio, però, è che trovino a gennaio una mega bolletta nella calza: sul processo di rientro dell’inflazione continuano infatti a pesare le tensioni sull’energia. Una situazione da monitorare attentamente, perché un ritorno alla crescita dei prezzi dei beni energetici potrebbe avere un impatto rilevante su tutta l’economia, con un incremento dell’inflazione e un impatto sui consumi di circa 2,1 miliardi di euro. (Confesercenti)
Secondo i dati provvisori di dicembre resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione annua è pari +1,3%, come nel mese precedente, mentre quella media del 2024 è pari all’1%, dal 5,7% del 2023. (L'agone)
L’inflazione annuale nella zona euro è aumentata per il terzo mese consecutivo, raggiungendo il 2,4% a dicembre, ha comunicato Eurostat. Ma “questo non impedirà alla Bce di tagliare ulteriormente i tassi di interesse”, ha affermato Jack Allen-Reynolds, vice capo economista della zona euro presso Capital Economics, intervistato dalla Cnbc. (GEA)
Gli italiani, da ormai molti mesi, stanno combattendo contro un aumento costante dei prezzi di ogni genere di beni e servizi. Il “caro-vita” scaturisce da una moltitudine di meccanismi tra cui anche l’aumento dell’inflazione. (Proiezioni di Borsa)
Secondo l’Istat l’indice rimane invariato rispetto a novembre (+1,3% su base annua, +0,1% mensile). Ben superiore il dato di dicembre dell’Eurozona stimato in risalita a +2,4% (+2,2% a novembre). In Italia in discesa i prezzi dell'energia (da +1,2% a -10,1%), ma per Confesercenti gli attuali rincari “porterebbero portare a un nuovo +2,2%” (VeneziePost)
I dati sull'inflazione di dicembre in Italia confermano che gli effetti di base dei prezzi dell'energia continuano a influenzare l'inflazione complessiva. Con l'inflazione dei beni non energetici che dovrebbe essere contenuta da una domanda relativamente debole, prevediamo un graduale aumento dell'inflazione verso la soglia del 2% per tutto il 2025. (Milano Finanza)