Cei, nuove linea guida per l’ammissione in seminario: «Sì agli omosessuali, ma essenziale la castità»
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Per essere ammessi in seminario bisogna fin dall'inizio mostrare «l'orientamento alla vita celibataria». In quest'ottica non ci sarà uno sbarramento agli omosessuali in quanto tali ma a coloro che «praticano». Lo prevedono le nuove linee guida della Cei per l'ammissione ai seminari. «Nel processo formativo, quando si fa riferimento a tendenze omosessuali» è «opportuno non ridurre il discernimento solo a tale aspetto». (L'Unione Sarda.it)
La notizia riportata su altri media
Le norme sono entrate in vigore da ieri e saranno messe in pratica per i prossimi tre anni. Lo prevedono le regole varate dalla Conferenza episcopale italiana. (Adnkronos)
Per essere ammessi in seminario bisogna fin dall'inizio mostrare "l'orientamento alla vita celibataria". Leggi tutta la notizia (Virgilio)
L'astensione dall'esercizio della sessualità era richiesto come base per l'iscrizione al seminario anche nelle vecchie linee guida. (Fanpage.it)
In sostanza, chiarisce la Cei, l'accesso al seminariato non sarà precluso in quanto ai gay in quanto tali, ma a coloro che "praticano" l'omosessualità. Tentativi di rinnovamento per la Chiesa: le nuove linee guida della Conferenza episcopale italiana (Cei) hanno stabilito che da ora anche gli omosessuali potranno essere ammessi in seminario. (Today.it)
Le normative saranno messe in pratica per i prossimi tre anni, ma al contempo un gruppo di studio al Vaticano continuerà ad impegnarsi su questo tema. Nelle linee guida non sarà proibito l’accesso alla vita monastica per i gay, a patto che questi dimostrino “l’orientamento alla vita celibataria” e dunque alla castità. (Secolo d'Italia)
L'anno scorso Papa Francesco parlando a porte chiuse con i vescovi italiani si era raccomandato di fare attenzione ai candidati da ammettere nei seminari italiani, perchè c'era già «aria di troppa frociaggine». (ilmessaggero.it)