Rubrica di Stato online, il direttore della Cybersicurezza Frattasi: “Nulla da aggiungere”. Dimissioni? Risponde così

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Sulla vicenda rivelata dal Fatto Quotidiano circa le informazioni ricevute dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale da un esperto informatico che, a partire dal 17 marzo scorso, ha tentato invano di avvertire l’Acn della presenza su siti online di numeri ed email dei proprio dipendenti, abbiamo provato a rivolgere alcune domande al direttore Generale dell’ACN Bruno Frattasi. Il punto è che se qualcuno avesse dato seguito alla segnalazione giunta all’Agenzia o avesse contattato Mavilla avrebbe potuto scoprire che su alcuni siti internet c’erano anche i numeri del cellulare del Presidente della Repubblica Mattarella, del Presidente del Consiglio Meloni e dei ministri Crosetto e Piantedosi. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
Il Fatto svela la presenza online dei contatti personali dei vertici delle istituzioni, scovati da un informatico. La procura di Roma apre un’indagine, mentre la Postale cerca di risalire alle modalità di raccolta dei dati (Primaonline)
L’Agenzia per la Cybersicurezza l’aveva definita senza mezzi termini “una bufala” ed era stata anche criticata, da molti utenti, per la risposta secca e poco elegante data da una istituzione a chi stava segnalando una possibile intrusione nei sistemi dello Stato. (DDay.it)
Ma MCC chiarisce: non si tratta di una vera fuga di dati. Secondo alcune notizie, sarebbero finiti online i numeri di telefono di diversi importanti politici italiani. (Mediaset Infinity)

Il Fatto, nello scoop sulla presenza online del cellulare del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha dato “informazioni sbagliate”. A certificarlo, sabato sera su Striscia la Notizia, è stato l’esperto Marco Camisani Calzolari. (Il Fatto Quotidiano)
Quanti di voi ricevono telefonate dai call center e poi si chiedono “ma come fanno ad avere il mio numero di cellulare?”. Ecco tutto quello che dovete sapere (ZetaTiElle)
Una grande mole di dati “arricchiti” di database costruiti partendo da LinkedIn - dove è facile reperire gli indirizzi email - e irrobustiti acquisendo, a pagamento, dati contenuti in altre piattaforme. (HuffPost Italia)