Opzione Donna: l’assegno contributivo è troppo penalizzante?

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Opzione Donna: requisiti anagrafici e contributivi. L’Opzione Donna 2021 è un meccanismo di pensionamento rivolto a lavoratrici dipendenti (del settore pubblico e privato) ed autonome.

Opzione Donna è penalizzante soprattutto se gli anni di contribuzione versati fino al 1996 sono parecchi

Le penalizzazioni legate a Opzione Donna 2021 ci sono e sono pesanti: possono comportare un taglio previdenziale fino al 30%. (InvestireOggi.it)

Su altre testate

Una proposta per rompere l’impasse. Schierandosi fortemente per la flessibilità in uscita e per la pensione di garanzia per precari e giovani. (Il Manifesto)

Chiesta la conferma di Opzione donna e il potenziamento di contratti di espansione e isopensione. Pensioni, la piattaforma dei sindacati: 62 anni o 41 di contributi, assegno di garanzia ai giovani. (la Repubblica)

Il pressing dei sindacati punta su una nuova flessibilità in uscita a partire dai 62 anni o, in alternativa, con 41 anni di contributi a prescindere dall’età. Assegno di garanzia per i giovani. Altra richiesta dei sindacati è quella della pensione di garanzia per i giovani, tema già allo studio dell’Inps riferito ai giovani con carriere discontinue che si profilerebbe come un sostegno strutturale per gli assegni di pensione bassi (Notizie - MSN Italia)

Tutto quanto fin qui detto però non significa che uscendo a 62 anni grazie a quota 100 significa prendere una pensione come se si uscisse a 67 anni. Ma le uscite a 62 anni previste da quota 100 sono penalizzanti come assegni rispetto a quelle a 67 anni? (Ultim'ora News)

Ma la piattaforma sindacale prosegue il proprio pressing e chiede di riaprire il tavolo di discussione. Il governo ha già chiarito che la quota 100 non verrà rinnovata. (Notizieora.it)

“Ormai mi sembra chiaro che più che una riforma fu un taglio chiesto allora dall’Europa e la cosa più immediata fu intervenire sulle pensioni”, ha aggiunto. Chiesto quindi l’avvio di un confronto con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, mentre restano in attesa di una convocazione dal presidente del Consiglio Mario Draghi sul PNRR. (QuiFinanza)