Ddl Zan, la senatrice di Forza Italia Barbara Masini si commuove al Senato dopo il coming out: «Mia madre mi disse: “Ho paura per te”» – Il video

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Quelli di oggi e quelli di domani, e anche quelli che un domani saranno diversi dai vostri desideri

Poi Masini si è rivolta a chi, da settimane, sta ostacolando l’approvazione del Ddl: «A voi tutti auguro di poter guardare negli occhi i vostri cari.

«Quando capì di me mia madre mi disse: “Ho paura per te”.

Un intervento commosso quello della senatrice Barbara Masini che a pochi giorni dal coming out ha preso la parola in aula durante la discussione del disegno di legge Zan contro l’omotransfobia e l’abilismo per difenderlo. (Open)

Su altri media

Nel suo intervento ha parlato di sua madre, della sua omosessualità: si può dire che di coraggio ne abbia avuto abbastanza. Oltre alla Lega c’è anche il suo partito che è molto contrario alla legge Zan (Corriere della Sera)

Così Barbara Masini, senatrice di Forza Italia, intervenendo al Senato sul Ddl Zan non nasconde la sua commozione, dietro la mascherina, spiegando che "sarebbe un peccato se questa legge non passasse" Ma non tutti sono costretti ad avere paura per una società immatura". (Adnkronos)

Al suo fianco, in realtà, c’è sempre stato Elio Vito, deputato di Forza Italia, “pecora nera” dei forzisti alla Camera. La senatrice di Forza Italia è andata in aula, al Senato, e ha raccontato la sua storia, la sua esperienza personale. (Open)

Ma un italiano su due ne sa poco Ferragni, Fedez, Renzi e il ddl Zan: quanto pesa, davvero, la presa di posizione social dei Ferragnez? Ddl Zan, voto in Senato il 13 luglio (Notizie - MSN Italia)

Barbara Masini di Forza Italia difende il ddl Zan dopo il coming out Barbara Masini, senatrice di Forza Italia, si è commossa in aula parlando del ddl Zan e raccontando un aneddoto personale sul proprio coming out. (Virgilio Notizie)

In aula il commosso intervento della senatrice di Forza Italia Barbara Masini, che di recente ha fatto coming out. Ma le proposte siano esaminate davvero in Aula visto che non lo abbiamo potuto fare in Commissione» (La Stampa)