Cpr italiani in Albania: atti di autolesionismo, proteste e difficoltà di comunicazione con l’esterno

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Con il trasferimento coatto di 40 persone già trattenute in Italia, ha preso forma il nuovo “modello Albania”. La nave Libra, con a bordo i migranti, è giunta nel porto di Shengjin intorno alle 16.00 di venerdì 11 aprile, scortata da un rimorchiatore albanese. L’immagine che sintetizza questo nuovo assetto giuridico è inequivocabile: ogni persona è sbarcata con le mani legate da fascette in plastica e le braccia bloccate da agenti di polizia. (Vita.it)
Ne parlano anche altre fonti
«L’uso delle fascette ai polsi non può essere indiscriminato» e «il decreto per trasferire i migranti dall’Italia all’Albania apre dubbi di rilevanza costituzionale». (il manifesto)
Il Patto Italia-Albania Una nuova “inaugurazione” a Gjader, uno dei due centri costruiti dal governo Meloni in Albania per ospitare migranti. Nella struttura dell’entroterra albanese che l’esecutivo a colpi di decreto ha trasformato da “hub” destinato ai richiedenti asilo intercettati in mare in un Cpr, Centro di permanenza per i rimpatri, si sono aperte le porte del mini-carcere. (L'Unità)
Il Viminale ha specificato che la situazione è "rientrata" ed è ora "sotto controllo". Migranti ospitati presso il Cpr di Gjader sono stati trasferiti in cella di isolamento dopo una "rivolta" in protesta al trasferimento in Albania in cui sono riportati danneggiamenti agli arredi, suppellettili e vetri rotti delle stanze del centro. (Il Giornale d'Italia)

Si tratterebbe di cittadini di diversa nazionalità che nei giorni scorsi sono giunti nel Cpr di Brindisi, a Restinco, e per i quali il governo italiano ha disposto il trasferimento nella struttura in Albania. (Corriere della Sera)
Ha spiegato che non si poteva… Vale la pena non dimenticare. (la Repubblica)
Unico terreno su cui esibisce un briciolo di unità, stracciandosi le vesti per il 'trattamento disumano" riservato ai 40 clandestini trasportati al Cpr di Gjeader. La sinistra non molla l'osso sul dossier Albania. (Secolo d'Italia)