Il Campionato del Mondo di Ciclismo Prosegue Nonostante l’Incidente a Muriel Furrer

Il Campionato del Mondo di Ciclismo Prosegue Nonostante l’Incidente a Muriel Furrer
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La UCI ha annunciato che i Campionati del Mondo di Ciclismo su Strada e Para-ciclismo del 2024 proseguiranno, nonostante il grave incidente subito dalla ciclista svizzera Muriel Furrer. La giovane atleta, di soli 18 anni, è caduta pesantemente durante la corsa juniores a Zurigo, riportando una seria lesione cranica. Training Camp Spagna Costa Blanca 2 date disponibili: dal 18 al 25 Gennaio e dal 15 al 22 Febbraio Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo Muriel è stata trasportata d’urgenza in ospedale, dove attualmente si trova in condizioni critiche. (InBici)

Ne parlano anche altre testate

I Mondiali di Zurigo 2024 non si fermano. (SpazioCiclismo)

I campionati del mondo di ciclismo e paraciclismo a Zurigo per il momento proseguiranno regolarmente: lo hanno annunciato venerdì mattina l'UCI, Swiss Cycling e il comitato organizzatore in un comunicato stampa congiunto. (TUTTOBICIWEB.it)

⁠I campionati del mondo di ciclismo e paraciclismo su strada a Zurigo per il momento proseguiranno regolarmente: lo hanno annunciato stamattina l'Uci, Swiss Cycling e il comitato organizzatore in un comunicato stampa congiunto dopo l'incidente di ieri alla svizzera Muriel Furrer, che stava prendendo parte alla gara Juniores femminile ed ora è ricoverata in "condizioni molto critiche" dopo una rovinosa caduta di cui è stata protagonista durante la prova. (Sky Sport)

Mondiali di ciclismo su strada a Zurigo, Muriel Furrer gravissima dopo una caduta. Ma la gara non si ferma

Lo stato di salute di Muriel Furrer rimane molto critico. L'Uci ha annunciato la decisione dopo aver consultato la famiglia Furrer. (la Repubblica)

Sport ora per ora (Sport Mediaset)

La gara elite femminile e quella elite maschile sono in programma sabato e domenica. I campionati mondiali di ciclismo su strada a Zurigo continuano, nonostante la drammatica caduta di Muriel Furrer, che ora lotta tra la vita e la morte. (La Stampa)