Perché il «fact-checking» è in crisi: prima di Facebook c'era il caso Wikipedia
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Ha avuto grande risalto la decisione di Mark Zuckerberg, fondatore e capo del gruppo Meta-Facebook, di abolire il cosiddetto «fact-checking», cioè il controllo sulla verità dei fatti. Il social media Facebook era stato uno dei tanti a prendere misure drastiche contro la disinformazione, dopo l'assalto al Campidoglio il 6 gennaio 2021. Oltre a vietare l'accesso a Donald Trump, per impedirgli di usare la piattaforma social al fine di diffondere fake news (per esempio sull'elezione 2020 «truccata e rubata»), Fb varò misure più severe contro la disinformazione. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
Meta Platforms, proprietaria di Facebook, Instagram e Threads ha annunciato la fine del suo programma su diversità, equità e inclusione (diversity, equity and inclusion, DEI). (Avvenire)
Il fondatore di Meta, Mark Zuckerberg, in un video pubblicato sulle proprie piattaforme online, annuncia un cambio di rotta nella moderazione dei contenuti: basta con il fact-checking indipendente, meno censure automatiche da parte dell’algoritmo e maggiore libertà d’espressione. (Today.it)
A pochi giorni dall’annuncio della chiusura del suo programma di fact-checking (scegliendo lo stesso sistema di X), Meta ha dichiarato che a partire da oggi la società dirà addio anche ai suoi programmi per la diversità, l’equità e l’inclusione. (Il Fatto Quotidiano)
Mark Zuckerberg con Donald Trump. Il fondatore e amministratore delegato di Meta, che venerdì è volato a Mar-a-Lago per incontrare il presidente eletto, ha completato una brusca virata conservatrice calando il sipario su programmi interni per promuovere diversità, equità e inclusione. (Il Sole 24 ORE)
Dopo lo stop al programma di fact-checking di parti terze sui suoi social network, arrivano ulteriori novità da Meta : Mark Zuckerberg, fondatore della società che controlla tra gli altri Instagram e Facebook, ha dichiarato che a partire da oggi la società si sbarazzerà anche dei suoi programmi per la diversità, equità e inclusione. (Sky Tg24 )
Fatto sta che questa fantomatica moneta, che avrebbe dovuto iniziare a circolare dal primo gennaio 2025, in realtà non esiste. Qualcuno ha scritto da sette euro, qualcuno addirittura da 7,5 euro. (Frosinone News)