Venezuela, la destra richiama la piazza ma non funziona più

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il manifesto ESTERI

Dopo il primo mandato di comparizione emesso dalla Procura del Venezuela per Edmundo González Urrutia, a cui il candidato presidenziale della Piattaforma unitaria non ha evidentemente risposto (nessuna comunicazione è arrivata al riguardo), la Procura lo ha nuovamente convocato ieri a testimoniare in relazione ai fatti per cui è indagato: usurpazione di funzioni, istigazione alla disobbedienza delle leggi, reati informatici, associazione a delinquere e falsificazione dei documenti, cioè dei verbali pubblicati sulla pagina web resultadosconvzla. (il manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

La delicata situazione del Paese sudamericano è stata discussa durante l'ultimo Consiglio Affari esteri a Bruxelles il 29 agosto. "Maduro rimarrà presidente de facto, ma gli neghiamo il riconoscimento basandoci sul fatto che i risultati elettorali non possono essere verificati", le parole di Borrell. (Euronews Italiano)

In diverse città italiane e del mondo, la diaspora venezuelana, accogliendo l’appello di María Corina Machado, attuale leader della coalizione politica “Piattaforma Unitaria”, è scesa in piazza per richiedere il riconoscimento degli esiti finali delle elezioni presidenziali dello scorso 28 luglio in Venezuela, nella quale, secondo gli stessi (con i dati dei verbali a loro disposizione), risulta una vittoria schiacciante del candidato Edmundo González Urrutia. (Eco Internazionale)

Gridano "libertà" le centinaia di venezuelani scesi in piazza a Caracas per contestare le elezioni che un mese fa hanno portato alla rielezione il presidente Maduro e che l'opposizione ritiene inquinate dai brogli. (il Dolomiti)

L’opposizione ha convocato i cittadini in piazza. Le strade di Caracas si sono riempite di chi ne ha abbastanza, dopo che il presidente illegittimo ha comunicato un rimpasto di governo, mettendo a capo del Ministero dell’Interno Diosdado Cabello, che guiderà quindi l’apparato repressivo del Paese chavista. (L'Opinione delle Libertà)

Venezuela, opposizione in piazza mentre Maduro celebra un mese dal voto 29 agosto 2024 (Il Sole 24 ORE)

A rompere il silenzio è Juan Carlos Delpino, uno dei cinque ministri del Cne, il Consiglio nazionale elettorale, che in un comunicato spiega la sua non conformità con il risultato annunciato dalla Corte che ha proclamato vincitore il presidente Nicolas Maduro. (L'HuffPost)