Il decreto trasparenza cambia la «clausola di esclusiva»

Il Sole 24 ORE INTERNO

In particolare, il periodo di prova non può avere una durata superiore a sei mesi a meno che il contratto collettivo applicato al rapporto non preveda una durata inferiore.

L’articolo 7 definisce la durata massima del periodo di prova e rafforza alcuni principi giurisprudenziali già formatisi sul tema.

Una importante novità è definita dal decreto con riferimento al cumulo di impieghi (articolo 8) e cioè alla meglio nota «clausola di esclusiva» con la quale il datore di lavoro vieta al dipendente di svolgere una diversa attività professionale

Inoltre, in caso di rinnovo del contratto per svolgere le stesse mansioni, non può essere apposto un nuovo patto di prova. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

Reiterazione della prova. In caso di rinnovo di un contratto di lavoro per lo svolgimento delle stesse mansioni, il rapporto di lavoro non può essere soggetto ad un nuovo periodo di prova. decreto Trasparenza (gestione dei lavoratori durante il rapporto di lavoro. (Ipsoa)

2 del D.L.vo n. 4 del D.L.vo n. 104;. g) I rapporti di lavoro del personale giudiziario, relativamente alle norme inserite nel Capo III del D.L.vo n. 104. (Generazione Vincente)

Recepire una normativa europea è sicuramente importante, ma l’incoerente scelta di incrementare gli obblighi informativi senza seguire processi di digitalizzazione e quindi di semplificazione previsti dalla disciplina europea e nazionale non agevola il lavoro, anzi lo complica, lo ostacola ulteriormente ed è una vera e propria contraddizione in termini. (varesenews.it)

In una infografica le nuove regole e le sanzioni per i datori di lavoro Entra in vigore a partire dal 13 agosto e riguarda tutti i rapporti di lavoro in essere al 1° agosto 2022 il D.Lgs. (Ipsoa)

Decreto Trasparenza: cosa cambia per datori di lavoro e lavoratori, tra nuovi obblighi e diritti. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. (Informazione Fiscale)

Ad esempio, nei contenuti assumono rilievo le informazioni su «programmazione del lavoro» e «organizzazione del lavoro» (oggi semplificate con «orario di lavoro»). 152/1997 estendendo la disciplina sul diritto d'informazione nei rapporti di lavoro; dall'altra introduce nuove tutele a favore dei lavoratori. (Italia Oggi)