VIDEO Milano, detenuto in permesso lavoro in albergo accoltella collega: le immagini dell'hotel
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La vittima è in gravi condizioni, l'aggressore è ancora in fuga Un detenuto del carcere di Bollate in permesso di lavoro diurno ha accoltellato un collega davanti all’hotel Berna di via Napo Torriani, vicino alla stazione Centrale di Milano, dove entrambi lavoravano. In fuga l’aggressore, un 35enne originario di Napoli, che sta scontando una condanna per omicidio. In gravi condizioni un 51enne egiziano con cittadinanza italiana, trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda. (lapresse.it)
Ne parlano anche altri media
– Si chiama Emanuele De Maria l'uomo ricercato perché ritenuto il presunto aggressore di un 50enne egiziano, accoltellato all'alba di sabato 10 maggio, all’esterno dell'hotel Berna, in via Napo Torriani, poco lontano dalla Stazione Centrale, a Milano (Il Giorno)
Ferito gravemente un 51enne, dipendente di un hotel in zona stazione centrale. A colpirlo sarebbe stato un condannato per omicidio ai danni di una prostituta avvenuto diversi anni fa in Campania. L’uomo usufruiva di permessi giornalieri per lavorare come receptionist. (Sky TG24)
In fuga il presunto aggressore Emanuele De Maria, un 35enne napoletano, detenuto a Bollate che aveva ottenuto un permesso per lavorare nella struttura come addetto all’accoglienza. (rtl.it)
I due si conoscono e la vittima ora è in pericolo di vita. L’aggressore, che sarebbe italiano, avrebbe recuperato il coltello sul posto. Un 50enne, di origini egiziane e incensurato, poco dopo le 6 di sabato 10 maggio è stato colpito con diversi fendenti da un altro uomo, poi scappato prima dell’arrivo dei soccorsi. (Corriere Milano)
Poi si sarebbe dato alla fuga, si sospetta portando con sé una donna. Le forze di polizia hanno avviato le ricerche a tappeto di Emanuele De Maria, il detenuto di 35 anni che questa mattina all'alba avrebbe accoltellato il collega dell'albergo di Milano nel quale stava conducendo un'attività di reinserimento sociale. (Tiscali Notizie)
Lui alla reception, gli altri due nel bar. Si teme per la vita di due colleghi di Emanuele De Maria, già condannato in via definitiva a 14 anni 3 mesi per l’omicidio di Oumaida Rached a Castel Volturno. (La Stampa)
