Più asta, che tassa. Il Governo prepara nuove misure contro il caro bollette

L'HuffPost INTERNO

Di fronte a questo scenario, che ha una scia velenosa di medio-lungo periodo, il lavoro a palazzo Chigi è appena iniziato.

Lo stesso titolare del Tesoro Daniele Franco ha spiegato al Consiglio dei ministri di mercoledì che serve tempo.

L’esatto opposto del deficit che tutti i partiti chiedono di tirare fuori per finanziare un nuovo scostamento di bilancio.

L’operazione è complessa, tocca equilibri scivolosi come sono quelli che riguardano società quotate e partecipate dallo Stato attraverso il ministero dell’Economia. (L'HuffPost)

Su altre testate

Dobbiamo continuare a tutelare famiglie e imprese che con questi rincari non hanno più convenienza a produrre. Sentito in audizione, il ministro Cingolani ha descritto un mercato nazionale «fragile e più oneroso rispetto ad altri mercati europei». (ilGiornale.it)

Anche Pd e M5s (che chiedono anche il rilancio dei certificati bianchi) raccolgono il grido d’aiuto contro l’impennata delle bollette. E chiedono al più presto un nuovo scostamento di bilancio che possa servire a liberare risorse per calmierare le bollette (Corriere della Sera)

«Bisogna costruire bene meccanismo e norme – ragiona una fonte di governo – si tratta di misure che non sono onerose. In questa situazione, lo stesso ministro Cingolani ha preparato un pacchetto in dieci punti di misure contro il caro-bollette, anche strutturali. (Avvenire)

Una questione di soldi (parecchi) sulla quale cresce il pressing su Palazzo Chigi per nuovi aiuti, anche ricorrendo ad altro debito Luce e gas a quote stellari, nonostante i corposi (9,5 miliardi) interventi del governo che hanno solo mitigato il salasso in bolletta, senza incidere sulle cause. (Sky Tg24 )

Una direzione confermata ieri da Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole e capodelegazione M5S al governo. La materia prima aggiuntiva sostituirebbe il gas importato e potrebbe avere un prezzo agevolato, con benefici per il costo finale dell’energia per famiglie e imprese. (Corriere della Sera)

Il problema è chiaramente globale, dunque val la pena osservare cosa stanno facendo gli altri principali paesi europei. La misura - simile a quella allo studio del governo italiano - durera' fino alla fine di marzo del 2022 (IL GIORNO)