Confcommercio: al Sud si crea solo il 22% del Pil italiano. Nel 1995 era il 24

La Stampa INTERNO

Il Mezzogiorno sempre più distante da resto del Paese e dall'Europa: dal 1995 ad oggi si riduce il suo peso sul Pil nazionale.

Secondo un'analisi dell'Ufficio Studi Confcommercio, «Economia e Occupazione al Sud 2015-2019», la quota di Pil prodotta dal Sud sul totale nazionale è diminuita passando da oltre il 24% del 1995 al 22% del 2019.

Tra le cause, vi sarebbero deficit strutturali, spopolamento giovanile e turismo sottoutilizzato. (La Stampa)

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Possiamo riaprire ed assumerci l’impegno di farlo in sicurezza, tra distanziamenti e rafforzamento dei protocolli. “Da mesi Fipe diffonde incessantemente la voce e i bisogni delle imprese del settore sui media, presso le istituzioni e sui territori - spiega il presidente Andrea Zocca-. (ForlìToday)

Serve un deciso cambio di passo che preveda anche una rapida e graduale riapertura delle attività, in piena sicurezza con i protocolli già esistenti. Non devono esserci né dubbi né incertezze: bisogna adottarlo subito e crederci con convinzione, anche perché sarà varato a breve dall'Europa. (ilGiornale.it)

Nei giorni scorsi si è riunito il “direttivo” dei Giovani Imprenditori Confcommercio della Provincia di Asti per analizzare i riflessi che la pandemia Covid 19 ha avuto e continua , purtroppo, ad avere nei confronti della piccola e media impresa, ma anche per discutere di progetti e di iniziative future di concerto con quelle a cui sta lavorando la Confcommercio, primi fra questi quello riguardante i “Distretti del Commercio”. (ATNews)

Le differenze invece nel frattempo aumentano, almeno a partire dalla crisi del 2008: il rapporto tra prodotto pro capite reale di un abitante del Sud rispetto a quello di un abitante del Nord-ovest scende da 0,55 (55%) a 0,52. (Giornale di Sicilia)

"E' abbastanza evidente che, in prospettiva futura, i maggiori timori per il dopo-pandemia si addensino sul pericolo di tornare a crescere agli insufficienti tassi del passato recente. Sono i numeri della direttiva per l'attività amministrativa 2021 del ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, firmata nei giorni scorsi dal ministro Enrico Giovannini, che punta tra l'altro ad accelerare la realizzazione delle opere. (Rai News)

“Servono ristori più adeguati, più inclusivi e più tempestivi”. “La delusione è che le risorse disponibili sono poche e insufficienti rispetto alla situazione vissuta da tantissime imprese”. (Il Fatto Quotidiano)