“Gli operai italiani sono bravi”: Candy riporta la produzione di lavatrici dalla Cina alla Brianza

Milano Fanpage.it ECONOMIA

I proprietari cinesi di Candy riportano la produzione in Brianza. "La produzione dovrebbe partire entro la metà del prossimo anno, attorno al mese di giugno.

L'investimento previsto per ammodernare la linea di produzione è di circa 600 mila euro", spiega a Fanpage.it Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom-Cgil Brianza.

Il colosso cinese Qingdao Haier lo scorso anno ha comprato per 475 milioni di euro gli elettrodomestici Candy. (Milano Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

La produzione delle lavatrici ad incasso, precedentemente trasferite presso lo stabilimento cinese di Jiangmen, torna dunque in Italia, a Brugherio. "Abbiamo sempre sostenuto che lo stabilimento di Brugherio, se debitamente supportato da investimenti, fosse pienamente competitivo. (Today)

Un impianto da 35 milioni di euro capace di sfornare fino a 2 milioni di lavatrici all’anno. Monza Candy, la rivincita degli operai italiani. Le intenzioni di Haier sono quelle di costruire in Brianza 100mila lavabiancheria a incasso che attualmente vengono realizzate proprio a Jiangmen (Nuova Brianza)

Si tratta di un prodotto a maggiore valore aggiunto rispetto a ciò che attualmente si produce nello stabilimento di Brugherio. Si parla di oltre 100.000 lavatrici da incasso che per essere prodotte necessitano di investimenti per oltre 600.000 euro ed è stato concordato di erogare un premio di 800 euro per gli operatori diretti di produzione. (L'HuffPost)

«È frutto del confronto sindacale e del dialogo costruttivo di questi mesi - continua Occhiuto - che ha portato la multinazionale ad assumere questa decisione importante. «È un fatto di straordinaria importanza, in contrapposizione col passato, che deve aprire una nuova fase per la Candy di Brugherio». (Corriere della Sera)

Haier, il colosso asiatico degli elettrodomestici che un anno e mezzo fa ha comprato per 475 milioni di euro il marchio Candy, riporterà nella fabbrica di Brugherio la produzione di 100mila lavatrici che in questo momento vengono assemblate in estremo oriente. (IL GIORNO)

"Sembra paradossale ma è così - conclude Pietro Occhiuto - ci voleva una proprietà cinese per riportare in Italia una produzione che italiani avevano portato in Cina". Per produrre 100mila lavatrici da incasso - aggiungono dalla Fiom - servono investimenti per 600mila euro. (Monza Today)