Canada, il tramonto del premier Justin Trudeau

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Corriere della Sera ESTERI

Avrebbe ormai le ore contate il primo ministro canadese Justin Trudeau, sempre più impopolare in patria e ripetutamente preso in giro via social da Donald Trump, che lo chiama "governatore" alludendo alla possibilità che il suo Paese diventi il 51° stato degli Usa. L'ex icona liberal, da tempo in caduta libera nei sondaggi, avrebbe finalmente accettato di presentare le dimissioni, «entro le prossime 48 ore», sotto la pressione dell'opposizione conservatrice ma anche dei "notabili" del suo stesso partito. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

A gennaio, il governo della principale provincia produttrice di petrolio, l‘Alberta, ha firmato un nuovo accordo con la società di oleodotti Enbridge, con sede a Calgary, per incrementare le esportazioni di petrolio verso gli Stati Uniti. (Scenari Economici)

La caduta finale invece ha solidi motivi, radicati nell’esasperazione dell’elettorato per l’alto deficit pubblico, l’inflazione in crescita, il caro vita, una carbon tax vessatoria, l’irrequietezza della minoranza francofona e la scarsità di alloggi conseguenza di un tasso eccessivo di immigrazione. (Tempi.it)

A distanza di dieci anni, l’opinione dell’ebraismo canadese sul premier è radicalmente cambiata. Il commento riassumeva le posizioni di diversi leader e studiosi della comunità ebraica del Canada alla vigilia dell’insediamento del leader liberale a primo ministro. (Moked)

Courtesy: X Justin Trudeau Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Il Sole 24 ORE)

"Ho intenzione di dimettermi da leader del partito, da Primo Ministro, dopo che il partito avrà selezionato il suo prossimo leader. Questo paese merita una vera scelta alle prossime elezioni. " Così il Presidente del Canada Justin Trudeau annuncia le dimissioni. (il Giornale)

Trudeau, 53 anni, uno dei maggiori rappresentanti dell’establishment progressista mondiale, sostenuto dai globalisti e da organizzazioni come il World Economic Forum, aveva dovuto affrontare richieste di dimissioni sempre più numerose giunte dal suo stesso partito. (L'INDIPENDENTE)