Meteo bipolare: piogge torrenziali al Nord, caldo africano al Sud

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INTERNO

Il mese di marzo in Italia si presenta con un quadro meteorologico estremamente contrastante, che divide il Paese in due scenari climatici opposti. Mentre il Nord è investito da piogge intense e persistenti, il Sud sperimenta un’ondata di caldo precoce, con temperature che sfiorano i 30°C. Questo dualismo, frutto di dinamiche atmosferiche complesse, sta caratterizzando l’inizio della primavera con fenomeni che, seppur non inediti, assumono toni particolarmente marcati.

La causa principale di questa situazione è da ricercarsi nel ciclone franco-iberico, che sta spingendo verso l’Italia una serie di fronti perturbati atlantici. Questi sistemi, carichi di umidità, stanno scaricando piogge abbondanti soprattutto sulle regioni settentrionali e lungo il versante tirrenico. Località come Udine, La Spezia, Massa, Pordenone, Belluno e Trento stanno registrando quantitativi pluviometrici significativi, con accumuli che in alcuni casi superano i 200 mm in pochi giorni. Si tratta di valori ben al di sopra delle medie stagionali, che stanno mettendo a dura prova il territorio, già provato da un inverno piovoso.

Parallelamente, al Sud, una bolla d’aria calda di origine nordafricana sta facendo salire le temperature in modo anomalo per il periodo. In Sicilia, in particolare nel Messinese, si sono toccati i 28°C, mentre altre aree dell’isola hanno superato i 25°C. Siracusa, nel fine settimana, potrebbe addirittura raggiungere i 30°C, valori tipici di fine maggio o inizio giugno. Questo anticipo estivo, se da un lato regala giornate di sole e clima mite, dall’altro solleva preoccupazioni per gli effetti su agricoltura e risorse idriche, già sotto pressione.

La situazione, definita “folle” dagli esperti, vede l’Italia spaccata in due: da una parte il Nord alle prese con piogge monsoniche e il rischio di nubifragi, dall’altra il Sud che sperimenta un’estate anticipata. Lorenzo Tedici, meteorologo di iLMeteo.it, sottolinea come questa dualità sia frutto di una circolazione atmosferica particolarmente attiva, che alterna l’arrivo di perturbazioni atlantiche al richiamo di aria calda dal Nord Africa.

Le conseguenze di questo meteo bipolare sono già visibili. Al Nord, i fiumi e i bacini idrici sono in piena, con il rischio di esondazioni in alcune zone. Al Sud, invece, il caldo anomalo sta accelerando i cicli vegetativi delle colture, esponendole al rischio di danni in caso di eventuali ritorni di freddo. Senza contare l’impatto sulla popolazione, costretta a passare da condizioni quasi invernali a picchi di calore estivo nel giro di poche centinaia di chilometri.