Il commento/ Conto salato per Londra, è l’effetto della Brexit

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In politica, si sa, i ponti progettati da un governo vengono inaugurati da quello successivo. Qualche volta però accade il contrario: tocca a chi viene dopo pagare per gli errori, o presunti tali, del governo precedente. Così, dopo otto anni, il conto della Brexit è arrivato al governo laburista di Keir Starmer. E non si tratta di poca cosa. Il Pil degli ultimi due anni viaggia a tassi di incremento da prefisso telefonico, la disoccupazione è in leggera crescita, il deficit pubblico è raddoppiato rispetto agli anni pre-Covid e il debito pubblico è aumentato di 25 punti. (ilmessaggero.it)

Su altri giornali

Una settimana prima che il Parlamento torni a riunirsi a Westminster, il Premier Starmer conferma quello che tutti già sapevano. Sarà un autunno di lacrime e sangue e sarà soltanto il primo di una lunga serie. (il Giornale)

Keir Starmer, a 50 giorni dalle elezioni del 4 luglio segnate dal ritorno al potere del Labour sotto la sua leadership moderata, mette le mani avanti in vista della ripresa post-estiva il 2 settembre dei lavori parlamentari a Westminster; e in un discorso dal Rose Garden di Downing Street spazza via i residui di sole della bella stagione preannunciando una finanziaria "dolorosa" per l'autunno: non senza avvertire i britannici che le cose andranno addirittura "peggio prima di migliorare". (L'HuffPost)

Starmer e la patrimoniale: "Il bilancio sarà doloroso"

La manovra di bilancio di ottobre sarà "dolorosa" e il governo dovrà fare "grandi richieste" al pubblico, ha avvertito il premier britannico Keir Starmer. Parlando dal giardino di Downing Street, il primo ministro ha detto che le persone dovranno "accettare il dolore a breve termine per il bene a lungo termine". (Borsa Italiana)